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Ciclismo, Nibali: “Esagerato parlare di flop al Tour. Adesso punto alla Olimpiade”

"Al Tour, una volta che le gambe m’hanno detto di no ho dovuto lasciare la classifica e mi sono reso utile per la squadra, per una causa giusta"

Redazione ITASportPress

Non è stato un Tour de France al di sopra delle aspettative per il ciclista siciliano Vincenzo Nibali. Lo 'Squalo' dello Stretto adesso vuole voltare pagina e da oggi comincerà a pensare alla medaglia olimpica a Rio come lo stesso ha ammesso alla Gazzetta dello Sport:  «Tutti si aspettano sempre il massimo ma non sono un robot. È normale, lo capisco. Tanti tifosi dicevano che sarei venuto al Tour per la classifica, ma non stava scritto da nessuna parte. Per questo ho trovato esagerato parlare di flop dopo che mi sono staccato sul Massiccio Centrale. Sono arrivato in Francia parlando chiaro sulle prospettive che avevo. Lo dicevamo dall’inverno. Poi sì, uno come me ha sempre la voglia di provare a fare classifica, ma quando il fisico non ti risponde devi anche saperti gestire, calibrare bene le forze, nei confronti di obiettivi molto importanti».

OLIMPIADE - «Certo. Non sarà facile, ma con quel percorso e la Nazionale che abbiamo possiamo fare molto bene. È bella e, vista l’età, penso sia la mia ultima occasione. Al Tour, una volta che le gambe m’hanno detto di no ho dovuto lasciare la classifica e mi sono reso utile per la squadra, per una causa giusta. In mille occasioni i ragazzi dell’Astana si son fatti in quattro per me, è stato bello poterli ripagare con qualcos’altro. Aggiungo che ho fatto una grandissima prima parte di stagione. Ho vinto a febbraio in Oman, andavo forte a marzo alla Tirreno­-Adriatico, ho vinto il Giro. Sono sempre stato molto concentrato, in inverno non ho fatto un solo giorno di vacanza per prepararmi bene. Ripeto: sono umano, non un robot. A Rio abbiamo buone chance, speriamo solo che se andrà male non prendiamo troppe critiche». Favoriti? «Dipende da come recupereranno dal Tour. Gente come Valverde, Rodriguez, Rui Costa...».