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Mercedes, l’ingegnere di Palermo: “7 anni per la triennale, qui per le mie capacità”

"Mettere le mie mani su una macchina di F1 e possedere il mio decimo di secondo sulla monoposto migliore in griglia è stata un’esperienza fantastica"

Redazione ITASportPress

Capitolo "cervelli in fuga". Daniele Giaquinta, nativo di Cefalù, ha lasciato l'Italia per iscriversi alla specialistica a Rotterdam, in Olanda. A un mese dall'inizio, però, è stato selezionato per un tirocinio di tredici mesi alla Mercedes. Il 30enne, munito di laurea triennale in ingegneria aerospaziale nella facoltà di Palermo dopo un percorso di studi durato sette anni, racconta la sua esperienza; ecco le sue dichiarazioni riportate da IlFattoQuotidiano.it: "Alla Mercedes F1 non importava quanti anni avessi, ma le mie capacità. Ero la persona giusta per quel lavoro, l'età non c’entrava nulla. Devo dire che quando mi sono candidato per il tirocinio ero a Delft da solo un mese. Quindi dalla Mercedes sono stato assunto grazie alle mie competenze palermitane. Non dico che da Palermo non escano ottimi ingegneri, ma di sicuro non avrei avuto le stesse opportunità restando in Sicilia. In Italia si fa recruiting solo nei due Politecnici di Milano e Torino. Sono sicuro che ritornerò in Italia, ma ora non è il momento. Tornerò quando potrò farlo, alle mie condizioni e quando potrò contribuire a cambiare le cose. Ero considerato a tutti gli effetti un normale impiegato, con bonus di produttività, contributo pensione, assistenza sanitaria e ferie. Mi sentivo una risorsa su cui investire. Inoltre, tutti i colleghi erano sempre pronti a condividere i segreti imparati in parecchi anni di carriera. ‘Più impari e più puoi essere utile al team’, questa era la mentalità. Mettere le mie mani su una macchina di F1 e possedere il mio decimo di secondo sulla monoposto migliore in griglia è stata un’esperienza fantastica non solo per il lavoro, ma anche e soprattutto grazie alle persone. Ho avuto un feedback molto positivo, quindi dopo Delft, probabilmente, tornerò nel Regno Unito. Laurea? Non sapevo cosa avrei fatto dopo e non capivo se l’essere fuori corso mi avrebbe precluso opportunità importanti. Il mio consiglio è di studiare tanto e bene, ma non temere di ritardare la laurea di un annetto qualora ci fosse l’opportunità di fare il tirocinio giusto o di lavorare ad un progetto importante in un team studentesco”.