ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

altri sport

MotoGp, Valentino Rossi: “Crisi Yamaha? Non ho colpe, da due anni dico le stesse cose…”

Il pilota di Tavullia ha parlato all'inizio del weekend che porterà all'inedito Gp di Thailandia

Redazione ITASportPress

Visti i risultati da mani nei capelli in circuiti già conosciuti, alla Yamaha non resta che aspettarsi, o meglio sperare in, cose nuove dall'inedito Gp della Thailandia, in programma domenica a Butiram.

Del resto i numeri parlano chiaro, la scuderia di Iwata non andava così male come punti nei costruttori dal 2003 e ad Aragon è stato toccato il basso come piazzamenti singoli dal 2007 (Rossi 8° e quattro Gp di squadra senza andare sul podio).

Le reazioni dei due piloti però sono differenti. Se infatti Maverick Viñales e Valentino Rossi concordano sulla poca fiducia in vista del futuro, dopo le tante "sollecitazioni" ai capi della scuderia andate a vuoto, lo spagnolo si dice comunque "motivato, ma la moto va cambiata", mentre "Il Dottore", come riporta La Gazzetta dello Sport, ha ammesso che "Così è difficile mantenere le motivazioni. Bisognerebbe però avere una moto competitiva per puntare al podio, non per fare sesto o settimo".

"I programmi sono ormai fatti, abbiamo firmato per due anni - ha detto Rossi - Sto facendo di tutto per spronare la parte giapponese del box: ho parlato coi responsabili e in Giappone ci saranno i capi e altre persone importanti. L’unico aspetto che mi dà un po’ di speranza, è che la Yamaha non può fare altri due anni così. Ma non è una situazione facile, non si risolve in poco tempo".

Rossi non si sente quindi responsabile della situazione: "Io non ritengo di avere sbagliato: siamo in questa situazione da più di un anno, ripeto le stesse cose da settembre 2017, ma niente è cambiato. So cosa serve per essere competitivi, e lo sa anche Viñales: possiamo lavorare solo sulla messa a punto, ci vuole una modifica importante all’hardware".