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Roland Garros, Cecchinato aspetta Thiem per la finale: “L’ho battuto a Modena”

Getty Images

Domani la semifinale sulla terra rossa di Parigi

Redazione ITASportPress

"A cosa ho pensato prima di addormentarmi? A quel passante sul match point che non atterrava mai...". Per Marco Cecchinato dopo la vittoria contro Djokovic è tempo di gloria. Il sogno atteso 40 anni si è compiuto: l'Italia del tennis maschile ha ritrovato le semifinali in un torneo dello Slam. L'ultimo era stato Corrado Barazzutti nel 1978. Curiosamente c'è una data che ricorre nel tennis italiano: il 5 giugno 2010 Francesca Schiavone trionfava stupendo il mondo e baciando la terra rossa parigina. Il 5 giugno 2018 un Cecchinato straordinario ha riportato in paradiso il tennis maschile azzurro. Nel centro stampa del Roland Garros c'è la fila di giornalisti stranieri che chiedono informazioni sul 25enne palermitano che a 17 anni ha avuto il coraggio di lasciare la sua Palermo per tentare l'avventura al nord, a Caldaro, in provincia di Bolzano, alla corte del coach Massimo Sartori e all'ombra di Andreas Seppi.

E allora Marco si racconta: "Ho cominciato a giocare a 7 anni. Alternavo il tennis al calcio, ero un attaccante niente male e sognavo di diventare un calciatore professionista. Tifo Milan e il mio idolo da ragazzino era Kaka. Poi mio cugino Francesco Palpacelli, che per me è come un fratello, mi ha convinto a provare l'avventura a Caldaro. Ovviamente supportato dai miei genitori cui devo tantissimo perché hanno accettato sempre ogni mia scelta. Francesco ha sempre creduto in me ed era sicuro che la scelta di allenarmi a Caldaro con Massimo Sartori e Andreas Seppi, che per me è stato un modello, fosse quella più giusta. Certo ero abituato al mare e al sole di Palermo e mi svegliavo la mattina con la nebbia... Però ne è valsa la pena, quei sacrifici sono stati ampiamente ripagata. Questa mattina ho incontrato Marat Safin, mio idolo in gioventù e mi ha detto che seguirà il mio match. E' stato emozionante".

Adesso c'è da preparare la semifinale di venerdì contro Dominic Thiem, il robot austriaco, l'unico capace di battere Nadal sulla terra due volte nelle ultime due stagioni: nel 2016 a Roma e quest'anno a Madrid. Nel 2014 ci ha perso nelle qualificazioni a Doha, ma l'anno prima lo aveva battuto in un torneo futures a Modena. "Ricordo quel match, ma qui il contesto è ben diverso. Io però voglio provarci con tutte le mie forze". Parola del nuovo Ceck.