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Roland Garros, finisce la favola Cecchinato: Thiem vince in tre set

Getty Images

Il siciliano, è l'ottavo italiano nella storia a giungere al penultimo atto di uno Slam

Redazione ITASportPress

La favola di Marco Cecchinato, splendido protagonista di un Roland Garros indimenticabile per lo sport tricolore, si è conclusa in semifinale (erano 40 anni esatti che non ci arrivava un tennista azzurro: nel 1978 era stato Corrado Barazzutti a compiere analogo exploit sui campi di Porte d'Auteuil). Il siciliano, ottavo italiano nella storia a giungere al penultimo atto di uno Slam, lui che era alla seconda presenza nel tabellone principale del torneo parigino e quinta complessiva nei Major, nel match che valeva l'ingresso in finale – seguito con trepidazione in tutta la Penisola - ha trovato disco rosso di fronte all’austriaco Dominic Thiem, numero 8 del ranking mondiale e settima testa di serie, semifinalista per il terzo anno consecutivo a Parigi: 75 76(10) 61 il punteggio, in due ore e 17 minuti, sul “Philippe Chatrier”.

Anche se non gli è riuscita l’ennesima impresa, imitando sino in fondo Guga Kuerten a cui tanti lo avevano accostato, è uscito fra gli applausi scroscianti del pubblico il 25enne di Palermo, numero 72 del ranking mondiale (con questo risultato sicuro di balzare al 27esimo posto da lunedì), che dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile è stato capace di un crescendo da applausi, cogliendo cinque successi: Cecchinato ha messo in fila il rumeno Marius Copil (recuperando due set di svantaggio), l’argentino Marco Trungelliti, ripescato come lucky loser a seguito del forfait di Nick Kyrgios, lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 del ranking mondiale e decima testa di serie, il belga David Goffin, numero 9 Atp e ottavo favorito del seeding, e nei quarti il serbo Novak Djokovic, ex numero uno del mondo, oggi 22° della classifica mondiale e 20esimo favorito del seeding, vincitore qui nel 2016 (12 i titoli Slam nella sua bacheca) e finalista nel 2015, 2014 e 2012. Un torneo, il Roland Garros 2018, che ha comunque cambiato la vita del siciliano.

La cronaca. Il terzo testa a testa fra i due giocatori (in precedenza vittoria dell’azzurro nella finale del Futures di Modena nel 2013 e affermazione di Thiem l’anno seguente nelle qualificazioni del torneo Atp di Doha si è aperto con un break dell’austriaco, molto aggressivo fin dalla risposta, così da fronteggiare anche un paio di palle game per l’azzurro. Thiem è salito 2-0 e 3-1 tenendo agevolmente la battuta, poi con un passante di rovescio si è procurato una chance per un secondo break, cancellata da Cecchinato con una prima kick su cui il rivale ha messo in rete, seguita da una smorzata e un diritto vincente per il 2-3. Marco è rimasto in scia (3-4) nonostante due doppi falli e un rovescio steccato, raccogliendo buoni punti dalle accelerazioni col diritto, poi ha saputo piazzare il contro-break, alla quarta opportunità dopo che il 24enne di Wiener Neustadt aveva recuperato da 0-40. Sul 5-5, però, il pupillo di Gunther Bresnik ha sciorinato tutto il suo bagaglio tecnico, con rovesci e diritti potenti e precisi, strappando di nuovo il servizio al siciliano (unico rimpianto un diritto in rete sul 30 pari). E giocando un game pressoché perfetto (con ace iniziale e stop volley a seguire la seconda palla di servizio sul 30-15) Thiem ha incamerato la prima frazione dopo 46 minuti. Nel secondo set l’azzurro ha salvato due pericolose palle break prima di ottenere il 3-2, poi turni di battuta rispettati senza particolari problemi (l’austriaco si è trovato 30 pari sul 3-4 ma ha giocato con grande attenzione) fino al “jeu decisif” nel quale il numero 8 del mondo è riuscito ad alzare ulteriormente il livello giocando da campione. E’ salito sul 6 a 3 nonostante alcune palle corte del giocatore di Palermo, che è stato capace di riagganciarlo sul 6 a 6, procurandosi poi lui a sua volta tre opportunità per pareggiare il conto dei set (7 a 6, 9 a 8 e 10 a 9 e servizio), tutte però cancellate in modo superbo dal rivale, che poi ha piazzato lo sprint decisivo (drop shot e attacco con passante lungo di Ceck) per portarsi avanti di due set. Un tie-break che ha spostato l’equilibrio, anche e soprattutto sul piano mentale. Tranquillizzato dal doppio vantaggio, Thiem ha lasciato andare ancor più i colpi dettando legge dopo che l’azzurro ha ceduto il servizio nel secondo game del terzo (contro smorzata vincente dell’austriaco, dopo che sul 30-30 la palla corta era rimasta sulla racchetta dell’italiano). Un secondo break (a zero) ha consegnato il 4-0 – in pratica la resa – all’austriaco, che ha ottenuto il 5-0 e poi ha staccato il pass per la finale, dopo aver cancellato anche due chance consecutive del 2-5.