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Rugby, dopo 26 anni Rovigo è campione d’Italia

Dopo ventisei anni, il sogno diventa realtà: la Femi-CZ Rovigo pone fine ad un digiuno durato oltre un quarto di secolo, supera per 20-13 il Rugby Calvisano nel catino incandescente del Battaglini e si laurea Campione d’Italia 2016

Redazione ITASportPress

Dopo ventisei anni, il sogno diventa realtà: la Femi-CZ Rovigo pone fine ad un digiuno durato oltre un quarto di secolo, supera per 20-13 il Rugby Calvisano nel catino incandescente del Battaglini e si laurea Campione d’Italia 2016.

I Bersaglieri di Joe McDonnell mettono in scena, nel teatro più prestigioso del rugby italiano, la prova perfetta: pressione al piede e controllo della gara in mischia ordinata sono gli ingredienti con cui, dopo tre finali perse nelle ultime cinque stagioni, i rossoblù spezzano l’incantesimo e tornano a cucirsi sul petto il tricolore.

Non bastano al Rugby Calvisano i tre neo-Azzurri – capitan Castello, Panico, Mbandà – in campo dal primo minuto: Rovigo ha preparato la partita nei dettagli, ed il ricordo della beffa di misura dell’anno passato è ancora troppo vivo perché Momberg e compagni siano pronti a lasciare qualcosa sul campo da gioco.

Il primo tempo è una sfida al piede e dalla piazzola tra Vlaicu, apertura dei bresciani, e l’estremo sudafricano di Rovigo Basson: si va al riposo sul 6-6, ma la pressione che il numero 15 rossoblù porta sugli avversari fa pendere la bilancia a favore dei padroni di casa.

Nella ripresa, l’aggressività di Rovigo sui punti d’incontro cambia le sorti del match: arrivano tre piazzati di Basson nei primi diciassette minuti che portano la squadra rossoblù sopra il break.

Calvisano prova a scuotersi, cerca di attaccare ma è nervoso, impreciso, sente la gara scivolargli dalle mani ed al 24’ l’episodio che cambia l’incontro: palla persa in mezzo al campo e mossa al largo per McCann, che vola in meta. E’ 20-6 a quindici minuti dalla fine, ma c’è ancora tempo per la suspence: il giallo al numero otto rodigino Bernini per un placcaggio in aria consente a Calvisano di sfruttare la superiorità numerica e finalizzare in meta dopo un lungo attacco fatto di pick-and-go e cambi di fronte.

E’ 20-13, i bresciani cercano un disperato serrate finale ma non è la sera giusta per i ribaltoni: Rovigo difende, soffre, ricnoquista il pallone e, al fischio finale di Liperini, è Campione d’Italia.

Rovigo, Stadio “Mario Battaglini” – sabato 28 maggio

Eccellenza, Finale

Femi-CZ Rovigo v Rugby Calvisano 20-13

Marcatori: p.t. 3’ drop Vlaicu (0-3); 15’ cp. Basson (3-3); 19’ cp. Basson (6-3); 33’ cp. Vlaicu (6-6); s.t. 4’ cp. Basson (9-6); 10’ cp. Basson (12-6); 17’ cp. Basson (15-6); 24’ m. McCann (20-6); 35’ m. Zdrilich tr. Vlaicu (20-13)

Femi-CZ Rovigo: Basson; McCann, Majstorovic, Van Niekerk, Menon; Rodriguez, Frati M. (19’ st. Chillon); Bernini, Lubian, Ruffolo; Parker, Ferro; Tenga (38’ st. Atalifo), Momberg (cap, 34’-38’ st. Momberg), Quaglio (39’ st. Balboni)

all. McDonnell

Rugby Calvisano: Chiesa; Canavosio, Bergamo (25’ st. Minozzi), Castello (cap), Di Giulio G.; Vlaicu, Raffaele (38’ st. Surugiu); Tuivati (25’ st. Zdrilich), Mbandà, Belardo; Beccaris (34’ st. Andreotti), Cavalieri; Costanzo (21’ pt. Riccioni), Morelli (34’ st. Giovanchelli), Panico (38’ st. Violi)

all. Brunello

arb. Liperini (Livorno)

Man of the match: Basson (Rovigo)

Cartellini: 30’ st. Bernini (Rovigo)

Calciatori: Basson (Rovigo) 4/7; Vlaicu (Calvisano) 2/5

Note: serata calda, terreno in ottime condizioni. In tribuna il Presidente federale Alfredo Gavazzi. Stadio esaurito, 6045 spettatori.