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Aek, Livaja: “Ho l’Inter nel cuore. E sono maturato”.

L’attaccante croato sfida il Milan in Europa League con l’Aek Atene e ricorda le proprie esperienze italiane

Redazione ITASportPress

In Italia non ha lasciato tracce profonde, se non… sui taccuini di qualche arbitro per le tante ammonizioni ed espulsioni, o sul viso del povero Radovanovic, ora al Chievo, ma colpito duramente al volto in allenamento ai tempi dell’Atalanta dalla furia di Marko Livaja. Classico esempio di campioncino genio e sregolatezza, l’attaccante croato, portato in Italia dall’Inter nel 2010 e poi visto anche con Cesena, Atalanta ed Empoli, è oggi in forza all’Aek Atene, avversario del Milan in Europa League. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Livaja si è lasciato andare a ricordi nostalgici in salsa nerazzurra: “Sono tifoso e innamorato interista, a San Siro ho iniziato e ho segnato i primi gol. A 16 anni mi cercò il Milan, mi offrivano di più, ma ero già stato in Italia per parlare con Ausilio e quando do la mia parola non torno indietro”.

Livaja ha poi smentito alcune “ricostruzioni” sulla propria carriera, ammettendo però di essere maturato: "Quando ero giovane replicavo a tutti, senza guardare in faccia nessuno. Ora sono maturo, e sto zitto. Ma su di me si dicono tante cose non vere. Si racconta che sia arrivato alle mani con Colantuono all'Atalanta, ma non è così. Gli risposi solamente, lo ho già ammesso. Al Las Palmas presi cinque turni di squalifica, dissero perché avevo spintonato l'arbitro, ma volevo solo parlarci. Ora ad Atene sto benissimo, spero di restare a lungo”.