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Arsenal, la rinascita di Özil: “Critiche? Non mi importa ciò che dice la gente di me..”

Ozil (Getty Images)

Il tedesco è protagonista dell'ottimo momento dei Gunners

Redazione ITASportPress

L'hanno criticato in ogni modo possibile, ma Mesut Özil, centrocampista dell'Arsenal è sempre andato avanti per la sua strada. Sul suo conto ne sono state dette davvero tante, e lui, in certi casi, non ha dato modo di pensare diversamente. Ma nell'ultimo periodo, anzi, da inizio stagione, il trequartista tedesco si è decisamente trasformato diventando protagonista assoluto dell'ottimo momento dei Gunners, arrivati a ben 14 partite senza sconfitte e con la possibilità di allungare ancora questa striscia positiva come non accadeva dalla lontana stagione 2007-2008. Intervistato dal Daily Mail, il classe 1988 ha parlato delle critiche ricevute, anche dopo l'addio alla Nazionale e alle motivazioni da lui date per giustificare questa separazione dalla Germania, e ovviamente del buon momento di forma che lo vede al centro del progetto degli inglesi e del tecnico Emery.

DOPO LE CRITICHE - "Ci sono persone che mi amano e che mi supportano, e altre che fanno il contrario e mi criticano. Ma questa è una cosa comune nella vita. Non si può piacere a tutti e bisogna accettarlo. L'importante è l'opinione di poche persone, quelle che davvero ti circondano e fanno parte della tua vita. Non mi importa di ciò che pensa e dice la gente di me. Soprattutto se non appartiene alle persone a me care. Anche il mister appartiene alle persone che rientrano nel stretta cerchia e quindi quando mi dice di fare una cosa, io lavoro per metterla in pratica. Il resto, davvero, non mi riguarda e non mi crea problemi". Come riporta il tabloid inglese, anche sull'argomento Nazionale, Özil sembra tranquillo e non ritorna a parlarne dopo aver detto in passato di essere "tedesco solo quando si vince, e straniero quando si perde".

MOMENTO POSITIVO - Il suo Arsenal sta attraversando un ottimo periodo, e nonostante il quinto posto in classifica, i Gunners hanno solo sei lunghezze dalla vetta in Premier League occupata dal Manchester City. Lo stesso trequartista è in grande forma, ma è il primo a non esaltarsi: "Personalmente le cose stanno andando bene, ma non ho intenzione di adagiarmi e smettere di lavorare. Ogni allenatore ha i suoi metodi e grazie a questa sua idea tattica posso rendere meglio". "La squadra però è la cosa importante. Dobbiamo continuare a essere affamati e continuare a migliorare. Dobbiamo fare meglio anche se veniamo da 14 partite senza sconfitte.