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Bayern, esonerato Ancelotti che paga anche per la discutibile gestione Rummenigge-Hoeness

Il tecnico italiano non è riuscito a dare un gioco spettacolare alla compagine tedesca

Redazione ITASportPress

Un campionato vinto e due Supercoppa in bacheca. Questo il bottino del tecnico del Bayern Monaco Carlo Ancelotti durante la sua avventura in Germania. Un cammino che è durato poco più di un anno visto che dopo il k.o. di ieri in Champions League contro il Psg, il mister italiano ha chiuso la sua esperienza con l'esonero. L'anticipazione era arrivata questa mattina dalla Bild e poi poche ore fa da Espn. Il Bayern  non è solito licenziare gli allenatori e questo non accadeva da ben 6 anni. L'ultimo fu van Gaal nel 2011. "La performance della nostra squadra, fin dall'inizio della stagione, non ha soddisfatto le aspettative. La partita di Parigi ha dimostrato chiaramente che dovevamo trarre delle conseguenze. Io e il ds Hasan Salihamidžić abbiamo informato Ancelotti della nostra decisione. Vorrei ringraziare Carlo per la collaborazione. Lui è mio amico e rimarrà sempre tale, ma abbiamo dovuto prendere una decisione professionale per il bene del Bayern. Ora mi aspetto che la squadra abbia uno sviluppo positivo e una prestazione migliore, così possiamo raggiungere i nostri obiettivi per questa stagione " ha dichiarato Karl-Heinz Rummenigge, ad. del Bayern München.

FALLIMENTO A META' - Ancelotti lascia portandosi dietro una montagna di critiche per non aver mai dato un gioco e una identità al Bayern. In Champions League lo scorso anno il club bavarese fu eliminato dal Real Madrid dopo una doppia sfida caratterizzata da polemiche e qualche errore arbitrale. In Bundesliga fu una cavalcata trovando come avversario solo la matricola Lipsia, ma in questa stagione invece prestazioni di basso livello e scelte tecniche discutibili.

DIRIGENZA COLPEVOLE - Ancelotti non è l'unico responsabile del momento no del Bayern. Anche il dg Hoeness e l'ad Rummenigge sono responsabili di questo disastro per non aver saputo condurre una campagna di rafforzamento all'altezza di un club tra i più ricchi al mondo. Altro errore clamoroso della dirigenza del Bayern Monaco, non aver capito che molti fuoriclasse sono ormai giunti al capolinea come Robben e Ribery. E infine i boss del Bayern hanno sottovalutato il problema portiere. Con Neuer fermo da un lungo stop, hanno lasciato come vice Sven Ulreich che in passato non era mai stato all'altezza di un club importante come quello tedesco. Richiamare adesso il 36enne Tom Starke, a seguito del nuovo stop del portiere della nazionale, dopo che era volato in Oriente a cercar soldi, è una scelta assolutamente sbagliata e inopportuna dei due dirigenti bavaresi che forse cominciano a invecchiare.

SAGNOL POI... - Per il dopo Ancelotti spazio a Willy Sagnol, già nello staff del tecnico italiano ed ex giocatore bavarese. Sagnol a Bordeaux ha allenato dal 2014 al 2016 ma con scarsa fortuna. Da verificare se avrà solo un ruolo da traghettatore o se sarà confermato per tutta la stagione. Di certo per il futuro il Bayern si affiderà a Tomas Tuchel o al tecnico dell'Hoffenheim Negelsmann.