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Borussia Dortmund, Tuchel: “Tifosi? Mi fa male l’anima, ma non è ‘muro d’odio'”

"Conosco personalmente le persone che fanno parte della Sudtribune e non avrei mai pensato che potessero essere violente verso altri"

Redazione ITASportPress

Thomas Tuchel prende le distanze da quei tifosi del Borussia Dortmund che si sono resi protagonisti degli scontri a margine del match contro il Lipsia. Ecco quanto dichiarato dall'allenatore dei gialloneri: "Per quanto mi riguarda deve essere possibile poter andare allo stadio normalmente con la propria famiglia, con i propri figli. Soprattutto in uno stadio come quello di Dortmund. Questo però non deve comportare un giudizio radicale e non sono d'accordo con chi definisce la Westfalenstadion Sudtribune (il settore più caldo, ndr) come un 'muro d'odio'. Da questo prendo le distanze, non l'ho mai percepito così, ma come qualcosa di emozionante e molto positivo. Io vedo gli striscioni, ce ne sono sempre tanti, ma non li leggo. E c'è una grossa differenza tra le bandiere che sventolano e ciò che è accaduto fuori dallo stadio.Mi fa male l'anima se penso a ciò che è accaduto, ma non per questo si può definire tutto quello un 'muro d'odio'. C'è una parte del mio essere allenatore che vive d'emozioni e il 'muro giallo' è qualcosa di unico in Europa. Per questo non vogliamo che venga contaminato da striscioni diffamatori e violenza. Conosco personalmente le persone che fanno parte della Sudtribune e non avrei mai pensato che potessero essere violente verso altri. Mi rifiuto di vederla in modo diverso e anche di attribuire la responsabilità di ciò che è accaduto al club: noi condanniamo quello che è successo.