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Caso Sala, il Cardiff deve pagare anche un altro club oltre al Nantes

Esiste la possibilità che un club spagnolo riceva parte della somma che i Bluebirds devono pagare ai francesi

Redazione ITASportPress

Ha fatto discuter, soprattutto per le tempistiche, la richiesta del club del Nantes riguardo al caso Emiliano Sala. L'attaccante argentino, tragicamente scomparso in seguito alla ormai nota tragedia aerea, era stato venduto al Cardiff. La società francese ha preteso da parte degli inglesi il pagamento della somma stabilita - 15 milioni di sterline - per il trasferimento del giocatore.

I Bluebirds sono stati persino minacciati di azioni legali se il denaro dovuto non fosse stato trasferito sul conto bancario del Nantes entro 10 giorni. Di per sé questa querelle aveva generato tante polemiche. Ma adesso, secondo quanto riporta il Sun che cita Ultima Hora, oltre ai due club noti, ci sarebbe un'altra società che potrebbe aver diritto ad un certo conguaglio economico.

TERZO INCOMODO - Infatti, scrive il tabloid, Sala aveva preso parte al Proyecto Crecer, Progetto Crescita, all'età di 17 anni per il club di Maiorca Platges de Calvia nel 2016. La squadra spagnola di quarta categoria avrebbe contattato la FIFA per chiedere l'eventuale compenso per la formazione del giocatore. Nel caso in cui ci fossero le dovute condizioni, il club iberico avrebbe diritto ad una percentuale della cifra record di 15 milioni di sterline che il Cardiff ha accettato di pagare al Nantes per Sala.

Il presidente del club, Armando Perez Costas, ha dichiarato: "Se vengono applicate le norme internazionali in materia di compensazione della formazione, abbiamo il diritto di ricevere una commissione. Come tale, vogliamo che il nostro team legale entri in contatto con la FiFA e determini se esiste una tale possibilità, sebbene non abbiamo ancora richiesto nulla in questo momento".