Lucas Hernandez convocato dalla Francia, ma la Spagna…

Lucas Hernandez, difensore in forza all'Atletico Madrid, è stato convocato dal c.t. della Francia, Didier Deschamps, per le amichevoli di fine marzo in preparazione al Mondiale in Russia, contro Colombia e Russia.

A sorprendere sono state le dichiarazioni del calciatore, passato da poco tempo da "sentirsi spagnolo", ad "essere orgoglioso di poter difendere i colori della Francia".

DICHIARAZIONI CONTRASTANTI - Il 3 marzo, in un'intervista a RTVE, Lucas Hernandez sembrava abbastanza chiaro sulla scelta: "La Spagna mi ha dato tutto e se mi chiamano non ci sarà nessun problema ad accettare la convocazione. La pratica per la cittadinanza è a conclusione, sarei lieto di vestire i colori della Roja, mi considero più spagnolo che francese, ne parlo meglio la lingua". Così il laterale dell'Atletico si esprimeva in merito al suo desiderio di giocare con la Spagna.

MOTIVI PER IL CAMBIAMENTO - Fin qui, nulla di strano. Allora cosa è cambiato in questi 12 giorni? Secondo i giornali iberici, ci sarebbero due motivi: uno sportivo, l'altro burocratico. Il primo è che Deschamps gli avrebbe assicurato un posto nel Mondiale, sarebbe, a detta del c.t., un giocatore chiave del suo progetto. Il secondo motivo, invece, risiede nei problemi legali del difensore.

Il difensore, infatti, non ha ancora ottenuto la nazionalità spagnola, perché, secondo AS, è stato preso in considerazione nella sua pratica per l'ottenimento dello status di cittadino spagnolo, l'articolo 153.1 del Codice Penale, riguardante la violenza di genere. La violazione dell'ordine restrittivo ha complicato ulteriormente le pratiche burocratiche. Ma non tutto è lì, poiché anche la FIFA ha un ruolo importante in questo caso. Affinché Lucas giocasse con la Roja l'organizzazione di calcio più importante del mondo doveva autorizzare il cambio di selezione, ma questo non è arrivato.

GUAI GIUDIZIARI - Nel febbraio 2017, Lucas Hernandez, in preda ai fumi dell’alcool, aveva aggredito la fidanzata, poi non aveva rispettato l’ordinanza restrittiva che gli imponeva di non avvicinarsi alla compagna. A seguito dell’aggressione, infatti, il tribunale di Madrid aveva proibito al difensore dei Colchoneros di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla donna per un periodo di sei mesi.

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