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Manchester United, Mourinho: “Pogba? Chi lo critica è invidioso dei suoi soldi”

"Nessuno gli ha regalato mai niente"

Redazione ITASportPress

Paul Pogba spegne oggi 24 candeline sulla propria torta. Proprio per questa ragione, José Mourinho, tecnico del Manchester United, ha espresso la sua per difendere il giovane francese, da sempre oggetto di critiche da parte della gente.

"C'è davvero tanta invidia, il mondo sta perdendo i suoi valori. Penso alle generazioni future, mi dispiace per loro, visto come si stanno mettendo le cose anno dopo anno. Ho paura soprattutto per le generazioni future, specie se le cose vanno in questa direzione. L'invidia e' dovunque. Non e' colpa di Paul se guadagna 10 volte l'ingaggio di certi ottimi giocatori del passato e non e' colpa sua se altre persone hanno dei problemi nelle loro vite e hanno bisogno di ogni sterlina per sopravvivere mentre Paul e' ricco. Non e' colpa sua. Penso che meriti rispetto, come la sua famiglia. E' un ragazzo che arriva da una famiglia operaia, con tre figli, e sono sicuro che avranno avuto bisogno di tanto cibo a tavola perche' sono dei giganti. E sono altrettanto sicuro che i genitori di Paul hanno lavorato duro per molti e molti anni per loro. E' un ragazzo che era arrivato a Manchester minorenne, ha lottato, non ha avuto paura di andare in un altro Paese e ha raggiunto il top col suo lavoro, senza che nessuno gli regalasse niente. Io sono soddisfatto di lui e cosi' la societa' e la cosa buona e' che a Paul non gliene frega nulla di quello che dicono di lui". 

EUROPA LEAGUE - "È una competizione molto importante per noi, lo diciamo sin dall'inizio. Stiamo affrontando squadre forti e domani lotteremo per un posto nei quarti. Sappiamo che l'1-1 lascia tutto aperto e che il Rostov è un'ottima squadra".

SCONFITTA ALLO STAMFORD BRIDGE - "Abbiamo avuto due regali anche se pensavamo che uno fosse abbastanza. Il primo è stato giocare lunedì sera e il secondo giocare in 10 - il riferimento all'espulsione di Herrera - Poi ne abbiamo avuto un terzo, la passeggiata sulla M6", aggiunge tirando in ballo le cinque ore di

pullman per tornare a Manchester dopo la cancellazione del volo da Londra. "Ma i miei giocatori hanno fatto quello che tutti hanno visto e il giorno dopo, alle 12.30, erano di nuovi qui ad allenarsi da grandi professionisti quali sono. Questa è l'unica cosa che posso dire".

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