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Marsiglia, Garcia: “Sarò sempre romanista. Mia strada segnata quando dissi quello che pensavo sulla Juventus…”

"Alla fine del secondo campionato, dopo il derby, parlai dell’impossibilità di vincere lo scudetto"

Redazione ITASportPress

L’ex allenatore della Roma nonché attuale tecnico del Marsiglia, Rudi Garcia, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, parlando della sua esperienza sulla panchina giallorossa e facendo riferimento ad alcune situazioni che hanno poi portato al suo esonero. La squadra francese, prossima rivale della Lazio in Europa League, si prepara al doppio confronto che vedrà dunque Garcia tornare all'Olimpico davanti al pubblico romano.

ATMOSFERA - Sul ritorno allo stadio Olimpico e i possibili fischi dei tifosi biancocelesti: "Giusto così, visto che io sono e sarò sempre un romanista. Basta che tutto resti nell’ambito del fair play, dello spettacolo: si è avversari in campo, non fuori. Non è una guerra". "Se allenerei mai la Lazio? No, mai. A Roma c’è solo un club per me. La Lazio merita rispetto, lo stesso che i suoi tifosi hanno dato a me. Ma io ho fatto un altro percorso e non posso ignorarlo".

RETROSCENA ESONERO - Sul suo addio da Roma: "Persa autorevolezza alla sostituzione di Totti contro il Torino? Non voglio essere volgare ma non mi viene una parola migliore: queste sono stroxxxxe. Sappiamo tutti quando sono iniziati i miei problemi alla Roma". E poi la confessione: "Alla fine del secondo campionato, dopo il derby che confermò il nostro secondo posto, dissi quello che pensavo sul gap con la Juventus, sull’impossibilità di vincere lo scudetto. A quel punto era finita, la mia strada era segnata. Però mi fa piacere che Francesco abbia detto le stesse cose poche settimane fa. In Francia un proverbio dice che non va bene avere ragione troppo presto…". "Chi ha deciso il mio destino? Non lo so, non mi importa. So solo che i contatti con il mio successore erano stati presi da tempo. Non c’è stato molto rispetto… Ero già condannato dall’inizio della stagione e lì sbagliai anche io".

L'EX ROMA - "Quando ho saputo che la Roma avrebbe preso Nzonzi ho chiamato il mio ds, Zubizarreta, e ho chiesto di sondare. In cuor mio però non pensavo che avrebbe accettato di venire al Marsiglia, visto che era appena diventato padre. E invece… Forse Kevin in quel momento non avvertiva la fiducia della società e io ho sfruttato questa opportunità".