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Zenit, Mancini schiera otto stranieri contro la Real Sociedad e Putin bacchetta il presidente

(Getty Images)

Simpatico botta e risposta tra il presidente dello Zenit e il presidente della Federazione russa Putin che è nativo di San Pietroburgo

Redazione ITASportPress

In Russia si pensa che per far crescere il movimento calcistico, bisogna dare spazio ai giocatori nati nell'ex Unione Sovietica. Non tutti la pensano così visto che ci sono anche dirigenti di club molto ricchi che spendono parecchi soldi per acquistare calciatori di altri paesi per vincere in Russia e in Europa. Lo Zenit ha investito parecchio prendendo in estate molti calciatori sudamericani per l'ambizioso tecnico Roberto Mancini. La squadra di San Pietroburgo che è in vetta alla classifica della Prem'er Liga ha 9 stranieri ma è preceduta in questa graduatoria da Krasnodar (13), Spartak (12), Rubin e Lokomotiv (11). Ieri il presidente del club di San Pietroburgo Sergey Fursenko, durante un incontro avente come tema lo sport e soprattutto il calcio russo, ha illustrato i suoi progetti per migliorare le cose e ad ascoltarlo c'era anche il presidente della Federazione russa Vladimir Putin che dopo averlo fatto parlare per più di 5 minuti, lo ha bacchettato: "Ben fatto, Sergey! Il gioco veramente russo è il calcio. Otto stranieri in campo con lo Zenit contro la Real Sociedad in Europa League. Formazione titolare con due calciatori e il portiere della Federazione Russa. È molto interessante il tuo discorso ma i fatti sono diversi", ha detto Putin. Il match contro gli spagnoli, è stato vinto dallo Zenit col punteggio di 3-1.