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Altafini: “Vivo con 700 euro al mese. Prima dell’antidoping prendevamo delle pastigliette…”

Altafini (Getty Images)

L'ex "core 'ngrato" si racconta e svela un retroscena molto forte

Redazione ITASportPress

Compirà 80 anni a luglio, José Altafini ex campione che durante la carriera da calciatore ha vestito le maglie di Milan, Juventus e Napoli. In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera si racconta con una nota di amarezza. La sua vita attuale e alcuni retroscena sul passato alquanto forti.

PRESENTE - "Ho la pensione sociale, vivo con 700 euro al mese. Quella da ex calciatore non riuscii a farla. Diciamo che sono tornato alle origini, ma le scarpe le ho ancora...devo lavorare, ma bisogna sempre darsi da fare a questo mondo, chi si ferma è perduto. Non ho la pensione da calciatore perché non sono riuscito a farla. Ho versato solo tre anni di contributi. Quando ero andato a chiedere il riscatto mi avevano chiesto 70 milioni di lire di arretrati...". Poi aggiunge: "Ora aiuto a vendere i campi in erba sintetica. L'azienda non è mia, magari lo fosse. Io aiuto, trovo clienti, faccio, promuovo. Sono testimonial. L’erba sintetica è il futuro, altro che il fango dove giocavo io".

RETROSCENA - Un pensiero ai tempi in cui ancora giocava. Ora, alla soglia degli 80 anni, la rivelazione che fa discutere: "Prima degli esami le squadre davano le pastigliette. Roba leggera, tipo quelle per stare svegli e aumentare le prestazioni. Come prendere 5-6 caffè". Sugli allenatori di oggi: ""Non mi sono mai piaciuti quelli che ti stanno col fiato sul collo. Tipo Conte adesso. Io scapperei..."

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