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Ancelotti: “Buffon merita il Triplete. Zidane non mi ha sorpreso”

"Devo dire che Mandzukic per me è qualcosa di sorprendente: tenace lo è sempre stato, però è diventato tatticamente perfetto"

Redazione ITASportPress

Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid ha vinto la 'decima' Champions League della storia del club spagnolo. Poi è arrivato il turno di Zinedine Zidane che lo scorso anno ha vinto il trofeo e anche quest'anno si giocherà la finale nella massima competizione europea. Intervistato da 'Il Corriere della Sera', il tecnico del Bayern Monaco ha affrontato diversi argomenti: "Ma lo sa quante squadre hanno fatto il triplete? Il Bayern nel 2013, l’Inter nel 2010, il Barcellona due volte e poche altre. È un’impresa, ma la Juve è messa bene: la Coppa Italia era uno snodo delicato e l’ha superato di slancio. Io non ho trovato squadre scarse: Milan, Chelsea, Psg, Real, Bayern. Ma comunque mi inorgoglisce, anche perché quando sono andato via dall’Italia avevo un po’ di preoccupazione: io in vacanza all’estero volevo sempre tornare a casa prima possibile... E invece sono ancora qui: il calcio ormai è universale. Mi sveglio sempre con la voglia di andare al campo e preparare qualcosa per poi vederla realizzata alla domenica: è la cosa più bella. Non mi vedrei ad allenare tre giorni al mese, come in una Nazionale. Quando ho iniziato ad allenare non avrei mai pensato di superare le 1000 panchine. Dopo un Pescara-Reggiana 4-1 ho detto al mio assistente: 'Ho deciso, smetto'. Lui mi ha risposto, 'Sei matto, tieni duro'. Ho tenuto duro". 

CHAMPIONS LEAGUE - "Guarderò la finale Juve-Real con grande interesse, simpatizzando per chi giocherà meglio. La Juve per me è soprattutto Buffon, che è stato un mio giocatore: la vittoria sarebbe il coronamento di una carriera stratosferica. E Andrea Agnelli era un ragazzo quando c’ero io: la Juve con lui è tornata ad essere un modello, grazie anche allo stadio. Non c'è solo Cristiano Ronaldo: Ramos, Modric, Marcelo, Benzema e altri. Mi sono trovato molto bene con i giocatori e forse ho pagato proprio questo. Zidane non mi ha sorpreso per niente: è intelligente e conosce benissimo il calcio".

JUVENTUS - "La difesa della Juve è un sistema di gioco che si può sviluppare solo per il sacrificio dei giocatori e questo spinge tutti a dare di più, un po’ come il mio Milan dei trequartisti. Devo dire che Mandzukic per me è qualcosa di sorprendente: tenace lo è sempre stato, però è diventato tatticamente perfetto".

ITALIA - "Stanno uscendo giocatori di qualità, anche per il prossimo Mondiale: Verratti è maturato, come Insigne. È uscito Gagliardini e la difesa è sempre granitica".

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