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Arnautovic: “Io e quell’orologio di Mourinho…”

L'ex attaccante dell'Inter ha raccontato al Daily Mail un retroscena sulla propria breve esperienza in Italia

Redazione ITASportPress

Per molti è il 'Balotelli bianco', soprannome riferito sia alle ottime capacità tecniche quanto ad un carattere non proprio facilmente domabile.

Marko Arnautovic insieme a Super Mario ha giocato nell’Inter di José Mourinho, stringendo pure amicizia con l’attuale attaccante del Nizza.

In comune la gioia del Triplete, pur da comprimari, ma anche tante disavventure extra campo.

L'austriaco, ora al West Ham, ne ha raccontata una succosa in un’intervista al “Daily Mail” riguardante un ritardo all’allenamento diretto dal tecnico portoghese:

"Nel 2009 mentre stavamo facendo la preparazione ad Abu Dhabi, non mi svegliai per la colazione. Eravamo in un albergo grandissimo: la mia camera era al 75° piano. C’era la riunione con la squadra e non arrivai in tempo. Io aspettavo l’ascensore e continuavo a chiamarlo. Poi successe la stessa cosa prima del ritrovo per la partita e tra me e me pensai ‘Mourinho mi ucciderà’. Ci fu una piccola discussione e mi mise fuori squadra per quel giorno, mi allenai da solo. Al ritorno a Milano pensai che la mattina seguente ci fosse allenamento e così mi presentai alla Pinetina in perfetto orario - prosegue a raccontare Arnautovic - Ma non c’era nessuno, tranne Mourinho che era già lì con il suo staff. Si avvicinò e mi disse. 'Tu sei il mio uomo. Arrivi 5 ore prima all'allenamento. Ti voglio bene. Tieni, prendi il mio orologio'. Ho ancora quell'orologio, lo conservo a casa. Mourinho vuole semplicemente essere una star, il migliore, lavora molto duramente per raggiungere questo. Se non gli vai a genio ti distruggerà”.

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