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Balotelli sul razzismo: “Piaga negli stadi. Isoliamo certe persone e rendiamole ridicole”

"Dobbiamo essere pronti a denunciare con forza ogni forma di discriminazione a cui assistiamo o di cui siamo vittime dirette"

Redazione ITASportPress

Mario Balotelli torna a parlare di razzismo nel calcio e lo fa attraverso un videomessaggio inviato in occasione della presentazione dei "Mondiali Antirazzisti", in programma dal 4 all'8 luglio a Castelfranco Emilia (provincia di Modena).

Ecco quanto dichiarato dall'attaccante della Nazionale italiana che nelle ultime due stagioni ha giocato in Francia con la maglia del Nizza:

"Dobbiamo fare ancora tanta strada per liberare gli stadi da questa piaga. L'Italia non è un paese razzista, ma i razzisti ci sono. La Francia non è un paese razzista, ma i razzisti ci sono. In ogni paese del mondo qualcuno che ha un pensiero marcio esiste. Il compito di tutti è isolare certe persone, di renderle ridicole di fronte a un modo di pensare medievale che nel 2018 non può più esistere. Sono italiano al 100% perché sono nato a Palermo da genitori ghanesi, ma non tutti se ne accorgevano. Mentre la legge italiana è sbagliata. Forse è per quello che ancora oggi qualcuno vede il nero come il colore dei diversi, dell'inferiore, dell'errore, in mezzo alla fotografia della squadra. Dobbiamo attivarci in prima persona. Dobbiamo essere pronti a denunciare con forza ogni forma di discriminazione a cui assistiamo o di cui siamo vittime dirette. Il cambiamento è in mano alle nuove generazioni, ai nostri figli, bisogna dimostrare che siamo tutti uguali".

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