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Capello: “Italia senza talento, non sarò c.t. In Cina la mia ultima esperienza”

Fabio Capello (getty images)

Le parole del 71enne tecnico friulano ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1

Redazione ITASportPress

Ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1; è intervenuto Fabio Capello; ecco quando dichiarato dal 71enne tecnico friulano che recentemente ha rescisso il contratto con i cinesi dello Jiangsu Suning: "L'esperienza cinese è stata molto interessante. E' un calcio diverso, ma c'era la difficoltà della comunicazione: aveva costantemente un traduttore perché loro sanno poco le lingue. Difficilmente potevo trasmettere qualcosa personalmente".

SERIE A - "C'è poca qualità. Se i giocatori più bravi non vengono più in Italia e vengono acquistati dai top club europei, ecco che non c'è da chi copiare. Ai tempi ricordo che copiai da Suarez. Oggi siamo migliorati, ma in generale bisogna lavorare su un altro aspetto: sento parlare di scuole calcio, a dodici anni in Spagna danno sempre e solo il pallone, mentre in Italia la tattica. E' troppo più facile insegnare la tattica rispetto alla tecnica: la tattica la puoi correggere, la tecnica no".

ITALIA - "Io commissario tecnico? No, ho già fatto le mie esperienze con Inghilterra e Russia. Quella con lo Jiangsu Suning era la mia ultima esperienza, ho raggiunto la salvezza e quindi sono molto felice. Adesso mi diverto a fare l'opinionista, si vince sempre con questo lavoro (ride, ndr). Mancini scelta giusta? Noi allenatori siamo molto bravi quando abbiamo allenatori di primo livello, in questo momento mancano i leader, i giocatori che fanno la differenza. Mancini ha esperienza e questo, eventualmente, lo aiuterà, ma questa Nazionale manca di talento. Ci sono dei giocatori che fanno bene in Serie A e male in Nazionale, servono esperimenti in questo momento".

TOP PLAYER - "Con Ronaldo il Real Madrid parte sempre 1-0, lo stesso discorso vale per il Barcellona con Messi. Queste due squadre hanno una qualità nettamente superiore a quelle europee e a quelle italiane. Da dieci anni vincono sempre loro il Pallone d'Oro. Il Milan ai tempi belli aveva van Basten, Gullit e Papin, il livello era differente. Chi dopo Ronaldo e Messi? Penso a Mbappé, ha un grande futuro, ma Ronaldo e Messi dureranno ancora due anni. Poi c'è anche Neymar che può essere paragonato a Messi, ma deve ancora migliorare. Ricapitolando: Mbappé, che sarà il nuovo Ronaldo, e Neymar si giocheranno in futuro il Pallone d'Oro".

CHAMPIONS LEAGUE - "Per le italiane è molto difficile per il discorso di prima, Real Madrid e Barcellona partono per 1-0. Ronaldo è strepitoso, centravanti vero come van Basten e Trezeguet. Invece Messi inventa tutto: le italiane non hanno molte possibilità e questo mi dispiace".

ROMA - "Tornare in giallorosso? Ricordo che è stata una fatica enorme. A Roma ci si deprime e poi ci si esalta molto facilmente. Roma è bellissima e straordinaria, ma ha questa caratteristica. Dopo lo Scudetto del 2001 per sei mesi la festa continuava, anche se io volevo riportare tutti con i piedi per terra".

SCUDETTO - "La Juventus ha Allegri che legge bene le partite. Il Napoli ha perso quel gioco frizzante che riusciva a dare Sarri. Alla fine saranno determinanti le individualità, quindi i bianconeri sono favoriti".

ZIDANE - "Ha dimostrato, con le sue scelte, di avere carisma perché quando alleni il Real Madrid devi tenere in panchina qualcuno: penso a Bale, per esempio. Ieri ha fatto uscire Ronaldo dopo un'ora di gioco. La cosa più importante è la credibilità e lui ce l'ha. Per questo motivo ha la stima della squadra".

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