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Carrera: “Ho accettato lo Spartak perché è la Juventus della Russia. Lingua? Ho sia l’interprete che Bocchetti…”

"Trasmetto ai miei giocatori la passione per il calcio, ho portato i valori di quando giocavo"

Redazione ITASportPress

Massimo Carrera, allenatore dello Spartak Mosca, parla della sua vita in Russia e dell'Atalanta, squadra in cui ha giocato dal 1996 al 2003, a L'Eco di Bergamo: "Qui il freddo è un problema sia in partita che in allenamento, poiché i giocatori non devono stare troppo fermi. Trasmetto ai miei giocatori la passione per il calcio, ho portato i valori di quando giocavo. I giocatori mi seguono e stanno dando il 120%, i tifosi lo vedono. Ho accettato lo Spartak perché è la Juventus della Russia, ossia una squadra forte con una società dalla grande tradizione. Dovevo fare l'allenatore della difesa, ma dopo l'addio di Aleničev mi hanno proposto di prendere il suo posto per un paio di partite...".

COMUNICAZIONE -"Io parlo in italiano e l'interprete traduce in russo. Ho la fortuna di avere in squadra Bocchetti, che è da tanti anni in Russia, e Fernando: i brasiliani mi capiscono. Il linguaggio del calcio è comprensibile anche a gesti".

ATALANTA -"Non mi sorprendono i risultati positivi che sta ottenendo. Gasperini è un grande allenatore, non avevo dubbi che avrebbe fatto bene: ha avuto la fortuna di aver trovato un presidente (Percassi, ndr) che gli ha dato fiducia. Da altre parti sarebbe andata diversamente. La squadra bergamasca può chiudere il campionato tra le prime sette".

FUTURO -"Ho due anni di contratto con lo Spartak, sono concentrato su questo campionato e poi qui sto bene. C'è feeling sia con la società che con i tifosi".