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Chievo, Maran: “Il nostro segreto? Ci ‘violentiamo’ in allenamento”

"Qui l’aspetto predominante è la cultura del lavoro: Campedelli è un presidente che sceglie allenatori e giocatori che ce l’hanno dentro"

Redazione ITASportPress

Terza vittoria consecutiva all'esordio in campionato per il Chievo Verona, che domenica sera ha espugnato il terreno di gioco dell'Udinese. Il segreto dei clivensi lo svela mister Rolando Maran in un'intervista rilasciata ai taccuini de La Stampa: "Iniziare bene anche questo campionato ci fa piacere. Il risultato è solo la conseguenza di una prestazione corretta. Non è tanto un discorso di un gruppo che sta insieme da tempo, ma della consapevolezza di tenere alto il livello di applicazione migliorandosi di continuo. Abbiamo investito molto su di noi e sulla nostra mentalità. Siamo noi stessi, in fondo, i nostri primi avversari. Bisogna essere bravi a nutrire quotidianamente la sfida con se stessi, mettendosi in gioco. La voglia di migliorarsi, anche per giocatori con 300 o 400 presenze in A, va alimentata 'violentandosi' tutti i giorni in allenamento. Batto spesso su questo tasto: per fortuna ho dei calciatori molto ricettivi. Mai dare per scontato quanto fatto l’anno precedente, anche se lo standard è stato alto, e provare sempre ad andare oltre. Fermarsi è sinonimo di regredire, continuare a scavare vuol dire migliorare. Qui l’aspetto predominante è la cultura del lavoro: Campedelli è un presidente che sceglie allenatori e giocatori che ce l’hanno dentro. Obiettivo? Dobbiamo essere realisti, senza proibirci di sognare. Il mantenimento della categoria è vitale. Poi se continueremo a produrre un calcio redditizio, magari potremmo toglierci lo sfizio di fare 50 punti come due anni fa. O anche di più".