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Europa League, il Papu e Cornelius tradiscono l’Atalanta: il Copenaghen si qualifica ai rigori

(Getty Images)

In Danimarca finisce 4-3 dopo il doppio 0-0 tra andata e ritorno

Redazione ITASportPress

Beffa tremenda per l'Atalanta, che vede svanire il sogno di accedere alla fase a gironi di Europa League all'ultimo rigore. Dopo aver brillantemente superato due turni ed aver dominato la gara d'andata del playoff contro il Copenaghen, la squadra di Gasperini non riesce ad andare oltre lo 0-0 anche in Danimarca e vede svanire il sogno inseguito per tutta l'estate a causa dell'errore dell'ex di serata Cornelius all'ultimo rigore: finisce 4-3. Poco prima, traversa di Gomez.

Dopo il dominio neroblu all’andata, la sfida di ritorno è stata più equilibrata. La squadra di Gasperini ha mentenuto di più l’iniziativa, ma il Copenaghen è riuscito a difendersi meglio, limitando i pericoli nel primo tempo a un colpo di testa sul fondo di Zapata in apertura e da un tiro di Gomez rimpallato in angolo alla mezzoora. In mezzo, i danesi hanno fatto densità con efficacia, provando anche ad affondare pur con poca convinzione, senza impensierire Gollini. Nella ripresa il Copenaghen ha alzato il baricentro e, complice la stanchezza dell’Atalanta, ha fatto anche tremare i bergamaschi: le mosse di Gasperini, che ha mandato in campo Cornelius per Zapata e poi Barrow per Pasalic, non hanno prodotto occasioni, eccetto un palo pieno centrato da Gomez con uno spettacolare tiro a giro. Anzi il finale è stato sofferto per la Dea, parsa più stanca rispetto agli avversari.

Nei supplementari Gasperini si gioca subito l’ultimo cambio, mandando in campo Pessina per Freuler, ma le energie delle due squadre vengano meno, le occasioni non mancano: ci prova Barrow per la Dea, salvata però poco dopo prima dalla mira sbagliata di Boilesen in piena area, poi dall’intervento provvidenziale di Palomino su Fischer pronto a calciare. Ai rigori impeccabili le prime due serie, poi la traversa di Gomez sembra indirizzare la serata, ma poco dopo N'Doye lo imita: l'errore decisivo è di Cornelius, sul quale si supera Joronen.