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Graziani su Balotelli: “Non l’avrei mai convocato, Mancini non può preferirlo a Immobile e Belotti”

Le parole dell'ex attaccante, che nel 1982 si è laureato campione del mondo con l'Italia, a "Si Gonfia La Rete", programma in onda sulle frequenze di Radio Marte

Redazione ITASportPress

Due talenti inespressi in Nazionale per motivi diversi: Mario Balotelli e Lorenzo Insigne, rispettivamente attaccanti di Nizza e Napoli, quando vestono la maglia dell'Italia fanno fatica a fare la differenza ed entrambi oggi non partiranno dal primo minuto nella sfida contro il Portogallo valevole per la Nations League.

Francesco Graziani, ex centravanti che con gli azzurri si è laureato campione del mondo nel 1982, ha trattato questi argomenti a "Si Gonfia La Rete", programma in onda sulle frequenze di Radio Marte:

BALOTELLI - "Fossi stato il commissario tecnico dell’Italia, Balotelli non lo avrei neppure chiamato anche perché c’è Immobile che segna a raffica ed è giusto farlo giocare. Mancini è diventato il padre putativo di Balotelli e non mi sta bene perché è terzo nelle gerarchie: c’è Immobile, Belotti e, infine, Balotelli".

INSIGNE - "Calciatori bravi in Italia ne abbiamo, non ci sono fuoriclasse, ma il talento c’è. Se un calciatore gioca al di sotto delle proprie possibilità in una partita non capisco perché il commissario tecnico deve cambiarlo e mi riferisco ad Insigne che pare stasera non giochi. Insigne sparisce in Nazionale perché lo mettono sotto la lente di ingrandimento e invece i talenti vanno supportati sempre. Insigne ha fantasia, estro e non capisco perché non possa giocare insieme ad Immobile e Belotti. Il commissario tecnico deve selezionare i più bravi e farli giocare insieme".