gazzanet

Gullit su Neymar: “222 milioni? Stessa strategia del mio Berlusconi”

L'ex giocatore olandese si racconta ai microfoni di CalcioMercato.com

Redazione ITASportPress

Ruud Gullit si racconta ai microfoni di CalcioMercato.com; ecco un estratto delle dichiarazioni dell'ex giocatore olandese:

SAMPDORIA - "Perisic multato perché giocava a Beach Volley? Ah beh, con noi alla Sampdoria stavano freschi. Io salivo in motorino tutti i giorni a Bogliasco senza casco, d'altronde come facevo a mettermelo il casco? E quando qualche compagno disse che se io arrivavo in motorino loro volevano poter salire in moto, in parcheggio spuntarono anche un paio di Harley-Davidson". 

MANCINI - "Era appassionatissimo di moto d’acqua, lui e Vialli andavano sempre a fare dei giri davanti alla villa di Luca a Quinto. Volli provare anche io, fu molto divertente. Mancini mi serviva la palla sempre sulla cravatta, mai visto un giocatore che riusciva ad adattarsi così alle caratteristiche dell'attaccante che gli giocava a fianco. Un fuoriclasse assoluto".

MILAN - "Sbagliai a tornare, ma d'altronde il club mi volle e il mio cartellino era loro. Non c’è una partita uguale all'altra, non c'è una squadra che riesce a replicare la stagione dell’anno prima: magari farà meglio, ma mai uguale".

MERCATO"Non è che ai miei tempi si spendesse di meno. Io costai intorno ai 10-12 miliardi, van Basten molto meno perché c’erano molti dubbi sulla sua resistenza fisica, non arrivò ai 2 miliardi. Ma se indicizziamo a oggi sono un sacco di soldi. Berlusconi fu molto chiaro dicendo che voleva spendere tanto per vincere tutto in poco tempo. Molti lo presero in giro e invece ha avuto ragione lui. Chi ha i soldi in mano detta le regole: chi ha i giocatori deve decidere se tenerseli, magari scontenti o demotivati, o prendersi i soldi. Di solito la seconda opzione vince. È vero, oggi i soldi sono davvero tanti, 222 milioni per Neymar sono una valanga di quattrini, ma queste sono le regole: quella era la cifra per rescindere il contratto, se qualcuno la versa si prende il giocatore. Alla fine credo siano tutti contenti: il PSG che ha Neymar, il Barcellona che incassa quanto non avrebbe mai potuto incassare e ovviamente Neymar, che vivrà nella seta per il resto dei suoi giorni".