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Italia, l’ex Burgnich: “Troppi stranieri, manca uno con le palle in FIGC”

"Vengono presi ragazzi che arrivano da paesi in cui soffrono la fame e in campo si vede"

Redazione ITASportPress

Tarcisio Burgnich non usa mezze misure per descrivere il fallimento dell'Italia, che dopo il pareggio di ieri per 0-0 maturato al Meazza contro la Svezia non sarà protagonista a Russia 2018; ecco quanto dichiarato dall'ex difensore azzurro ai microfoni di Calciomercato.it: "Tutti se la stanno prendendo con Ventura, ma va tenuto conto che la nostra rosa è fatta di buoni giocatori che non sono grado di fare la differenza. Dove sono i Rivera o i Riva? Bisogna ricominciare da capo come fece Artemio Franchi dopo la disfatta del '66 contro la Corea del Nord quando impose di giocare con massimo due stranieri in campionato e tre nelle coppe europee. Dopo allora vincemmo gli Europei del 1968 e arrivammo in finale ai Mondiali nel 1970. Con questo sistema la Nazionale italiana non avrà mai grandi risultati: ci sono troppi stranieri, soprattutto nei settori giovanili. Vengono presi ragazzi che arrivano da paesi in cui soffrono la fame e in campo si vede. Ben venga il Maradona di turno in Serie A, ma quelli che spostano davvero gli equilibri sono pochi e di italiani al livello degli altri ce ne sono tanti. Per me le responsabilità maggiori sono della FIGC che si fa condizionare dalle società. E' tutta una questione di soldi: i club comprano gli stranieri a 10 per rivenderli a 30. Non c'è uno in Federazione che ha le palle come il dottor Franchi ai miei tempi. Auspico un intervento del Coni, perché se continuiamo così rischiamo che l'Italia non vinca niente per i prossimi 30 anni".

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