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Italia, riecco Zaza: dal flop rigore di Euro 2016 al gol all’Olanda

L'attaccante del Valencia, reduce da una stagione di alti e bassi, vuole riprendersi la Nazionale: per farlo, però, serve costanza...

Redazione ITASportPress

Se l'Italia non sarà protagonista ai Mondiali di Russia 2018 è anche perché nello spareggio contro la Svezia sono mancati i gol delle punte, ma questo discorso appartiene al passato visto che oggi Roberto Mancini sotto questo aspetto può sorridere: in queste prime uscite il nuovo commissario tecnico della nostra Nazionale ha potuto apprezzare la verve realizzativa di Mario Balotelli, Andrea Belotti (entrambi in gol contro l'Arabia Saudita) e Simone Zaza.

DAL RIGORE ALLA SCIVOLATA - Proprio quest'ultimo, ieri a segno a Torino contro l'Olanda con una scivolata da rapace dell'area di rigore, ha ritrovato quelle emozioni forti che solo l'azzurro può darti, il tutto a distanza di due anni da quel "balletto" diventato virale: infatti, all'ultimo Europeo in Francia è passato alla storia per quella originale rincorsa prima di calciare il rigore sopra la traversa della porta difesa da Manuel Neuer, il quale aveva stregato anche Graziano Pellè. La Germania, quindi, appartiene al passato: conta solo il presente e la rete agli Orange, con tanto di esultanza silenziosa-rabbiosa a dimostrare che quella sera di Bourdeaux del 2 luglio 2016 è ormai alle spalle. Ma la costanza?

MONTAGNE RUSSE - Già, la costanza. La caratteristica che probabilmente manca all'attaccante classe '91 e l'annata appena conclusa lo dimostra: grande avvio con il Valencia, poi il calo sul più bello. La stagione resta positiva (13 reti nella Liga, meglio aveva fatto solo ad Ascoli in Serie B con 18 centri), ma per stabilizzarsi in un top club serve qualcosa in più. E lui lo sa bene vista l'esperienza alla Juventus: solo 4 marcature, al netto però di uno scarso minutaggio dovuto ad una folta concorrenza.

RITORNO IN PATRIA? - Tra esattamente 20 giorni il calciatore lucano spegnerà 27 candeline, non è ovviamente "anziano", ma nemmeno un giovanotto che tocca con mano per la prima volta il grande calcio. L'età è quella giusta: serve il definitivo salto di qualità, quella consacrazione che, magari, può arrivare giocando in Serie A. "Sto bene a Valencia. Ho fatto un buon campionato, ora vedremo cosa accadrà. Non parlo di altri club, sarebbe poco rispettoso nei confronti del Valencia", così ieri dalla pancia dell'Allianz Stadium il nativo di Policoro, il quale circa tre mesi fa si è separato dalla fashion blogger Chiara Biasi dopo una "love story" durata due anni, che recentemente è stato accostato al Torino, che ha già avviato i contatti con il club spagnolo, e al Milan, probabilmente la destinazione preferita del diretto interessato. Dopo due anni tra Inghilterra e Spagna, lontano dagli sfottò post penalty contro i tedeschi, adesso forse è arrivato il momento di tornare in patria anche perché lo strappo con gli italiani si è ormai ricucito. Carpediem...

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