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Italia, sponsor e ricavi televisivi in gioco più di 100 milioni di euro

La Figc non si gioca solo la reputazione, ma anche una buona fetta di ricavi

Redazione ITASportPress

Il disastro non sarebbe solo sportivo, ma anche (e soprattutto) economico. Una serata che vale ben oltre 100 milioni di euro. L'Italia deve vincere contro la Svezia con almeno 2 gol di scarto.

La Figc non si gioca solo la reputazione, ma anche una buona fetta di ricavi.

In genere - riporta l'Ansa - le partite degli azzurri attirano una audience di 8-12 milioni di spettatori, che diventano anche più di 20 ai Mondiali (d'altra parte 49 dei primi 50 ascolti tv di sempre in Italia sono legati a partite di calcio): secondo fonti televisive qualificate, contattate dall'Ansa, la mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018 rischia di costare alla Fifa una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto all'ultima edizione del Mondiale.

Gli accordi commerciali siglati dalla Federcalcio con Infront prevedono un minimo garantito sui 14 milioni di euro all'anno, ma sui 43 milioni di euro di introiti commerciali nel bilancio 2016 quasi metà deriva dagli sponsor, e certi rapporti sarebbero difficili da mantenere o rinnovare alle stesse condizioni senza la vetrina russa, nel quadriennio che porta a Qatar 2022.

Ed è facile prevedere anche un drastico calo nella vendita delle magliette, che nel 2014, l'anno dell'edizione brasiliana, ha rappresentato metà dell'intero merchandising azzurro, con circa 2,7 milioni di euro di royalties.

Un Mondiale senza Italia, infine, pesa anche sulle casse dell'erario: può valere anche un milione di euro in meno per il Fisco, a tanto equivale infatti il gettito prodotto dalle giocate sugli azzurri, che hanno mosso 19 dei quasi 268 milioni di euro di raccolta.

L'Italia al Mondiale, insomma, conviene a molti.