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Juventus, Caldara: “Giocare contro i bianconeri l’anno scorso è stato difficile…”

Presentato il difensore acquistato nel gennaio 2017, ma rimasto in prestito all'Atalanta per una stagione e mezzo

Redazione ITASportPress

In casa Juventus continua la "sfilata" dei nuovi acquisti presentati nei primi giorni di ritiro. Dopo Emre Can, Perin e Joao Cancelo, tocca a Mattia Caldara. Il difensore ex Atalanta in realtà proprio nuovo acquisto non è, essendo diventato un giocatore della Juventus già nel gennaio 2017, per poi restare un anno e mezzo in prestito a Bergamo. Un'esperienza particolare, che il difensore della Nazionale ha spiegato in conferenza stampa:

'NON ERO PRONTO' - "L'anno scorso è stato difficile perché sapevo già che sarei venuto qui, ma ho cercato di mantenere la mia professionalità, ho dato tutto per l'Atalanta anche perché sapevo che mi avrebbe preparato per questo anno. In quel momento non ero pronto per fare il grande passo ed era giusto aspettare un anno e mezzo per fare questo cambiamento: per arrivare qui serve una certa esperienza e avere una certa attitudine al lavoro. Comunque l'anno scorso quando ho giocato contro la Juventus ho cercato di fare il massimo perché questo mi spronava a dimostrare di essere sempre all'altezza. Ringrazierò sempre Gasperini per i consigli che mi ha dato".

'BENVENUTO CRISTIANO' - Pure Caldara non ha potuto evitare di rispondere alle inevitabili domande sull'arrivo di CR7...: "Per me è un momento molto importante, sono consapevole che sono in una grande squadra e che dovrò dimostrare di meritarmela. Giocare con Ronaldo mi stimolerà molto, sono curioso di vedere come si allena e come si arriva a certi livelli riuscendo a starci per tanti anni. Erano anni che in Italia non arrivava un campione di questo calibro, credo che la Juve abbia fatto un'impresa. Marcarlo è quasi impossibile, per fortuna sarà un mio compagno".

GLI IDOLI - Caldara è infine sincero nell'ammettere che l'idolo di gioventù non era un bianconero...: "Da bimbo avevo il poster in camera di Nesta, per questo ho sempre avuto il numero 13, ma adesso in camera ho anche il poster di Chiellini... Per capire la mentalità della Juventus basta vedere come si allenano lui e Barzagli ogni giorno. Giocare con lui è motivo d'orgoglio e già nei primi allenamenti mi sta aiutando tantissimo".

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