Dura la vita per un trequartista cresciuto nella Juventus nei primi anni 2000, in possesso di buone qualità tecniche e proveniente da Padova, la città nella quale è sbocciato il genio calcistico di Alessandro Del Piero.
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Juventus, il rimpianto di Pasquato: “Non hanno creduto in me, ma tornerei subito”
L'ex promessa del vivaio bianconero ha fatto fortuna in Polonia
I paragoni con il celebre 'Pinturicchio' diventano inevitabili e possono anche stritolare una carriera condizionandola per sempre. Questo è il grande rimpianto di Cristian Pasquato, eterna promessa del calcio italiano, ora 29enne, che dopo tante stagioni senza mai riuscire a spiccare il volo in Serie B con lo stesso Padova, ma anche Pescara e Livorno, oltre a una fugace esperienza in A con il Bologna, si è dovuto riciclare in Polonia, peraltro con successo. Con il Legia Varsavia Pasquato ha vinto da protagonista campionato e Coppa nazionale, ma questo potrebbe non bastare per tornare in Italia.
Poco male perché Cristian, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è entusiasta dell'esperienza che sta vivendo e nutre un sogno...: "Tornare in A al momento è poco probabile, piuttosto mi piacerebbe rimanere qui tanti anni, con il Legia ho ancora un anno di contratto. E mi piacerebbe debuttare in Champions, finora c'ho fatto solo il raccattapalle con la Juventus".
Il rimpianto è legato al fatto di non aver vissuto l'esperienza del primo scudetto dell'era Conte. Pur essendoci andato vicino...: "Feci tutto il ritiro e le cose andarono molto bene - ha ricordato Pasquato - poi giocai qualche amichevole da titolare, ma da un giorno all’altro mi ritrovai a essere la sesta scelta. Io amo la Juve e farei carte false per tornarci. Ma su di me non è mai stato fatto un progetto serio e l’etichetta di nuovo Del Piero non mi ha aiutato. Peccato".
Conte e quell'inattesa telefonata...
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