gazzanet

Le proibizioni più assurde degli allenatori ai propri giocatori

Da Ferguson a Trapattoni fino ad arrivare a Di Canio: i curiosi divieti imposti da dieci tecnici

Redazione ITASportPress

Nel corso della propria carriera i giocatori hanno dovuto rinunciare a qualche piacere. Molti allenatori hanno imposto ai giocatori dei divieti che dovevano essere rispettati. Secondo quanto riporta 'FoxSports', dieci allenatori  hanno stabilito delle proibizioni molto curiose, basti pensare al calciatore dei Rangers Barry Ferguson, il quale ha messo da parte le patatine per ordine dell'allora manager Paul Le Guen. Ecco i dieci allenatori e i loro divieti:

Sir Alex Ferguson: l'ex tecnico del Manchester United, nel febbraio del 2010, inviò una lettera ai giocatori delle giovanili: "Basta scarpini colorati", si torna obbligatoriamente al nero. Almeno fino all'ascesa in prima squadra.

David Moyes: l'allenatore scozzese ai tempi del Manchester United, aveva bandito le patatine alla vigilia delle partite.

Arsene Wenger: quando arrivò all'Arsenal, il manager francese vietò sigarette e birra prima delle partite. Ma la proibizione più assurda riguarda le barrette Mars. Niente cioccolato e caramello per i suoi giocatori.

Raymond Domenech: l'ex ct della nazionale francese, famoso per le sue strane abitudini, crede nei suggerimenti astrali dell'oroscopo. Per Domenech "gli Arieti sono dinamici, gli Scorpioni non fanno gruppo".

Juande Ramos: l'attuale allenatore del Malaga, ai tempi del Tottenham, proibì ai propri giocatori di sgranocchiare biscotti ricoperti di glassa al cioccolato, soprattutto durante l'intervallo e di raggiungere il McDonald's dopo gli allenamenti.

Neill Lennon: quando arrivò sulla panchina del Bolton ha vietato l'utilizzo dei berretti di lana durante gli allenamenti.

Giovanni Trapattoni: il Trap, quando siedeva sulla panchina dell'Irlanda, rivelò di aver vietato di mangiare i funghi il giorno prima delle partite, i cronisti presenti rimasero perplessi. Il Trap allora indicò il suo stomaco, poi quello del capitano Robbie Keane e mimò dei dolori da digestione. Quello che, secondo lui, sarebbe capitato in campo ai giocatori se avessero trasgredito.

Paolo Di Canio: in molti conoscono le restrizioni dell'ex Lazio ai tempi del Sunderland. No all'uso quotidiano di ketchup, maionese, caffè (prima dell'allenamento) e bevande gassate. Negli spogliatoi invece niente spazio per telefoni cellulari, scherzi, chiacchiere di gossip e canzoni da canticchiare il giorno della partita.

Paul Le Guen: sulla panchina dei Rangers Glasgow, il tecnico francese vietò , le patatine "Monster Munch" che tanto piacevano al capitano Barry Ferguson.

Alexander Zorniger: "Un calciatore di un metro e settanta appare ridicolo quando indossa cuffie grandi come la sua testa". Queste le dichiarazioni dell'allenatore tedesco quando era alla guida dello Stoccarda.