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M5S, senatore Licheri svela: “Calcioscommesse? Sarri era senza avvocato e convinse i giudici”

"Venne prosciolto perché convinse i giudici di essere estraneo ai fatti"

Redazione ITASportPress

Maurizio Sarri è uno mai banale, sia come allenatore, visti i risultati raggiunti con il suo Napoli attraverso la forza delle idee, che come personaggio a giudicare da come ha risposto in conferenza stampa a Titti Improta, giornalista di Canale 21, al termine del match del Meazza pareggiato a reti inviolate contro l'Inter (video sotto).

CARRIERA - Proprio i concetti di gioco hanno portato lontano l'ex impiegato di banca: tanto girovagare tra Promozione, Eccellenza, Serie D, Serie C e Serie B, prima di approdare in Serie A con l'Empoli e guadagnarsi la chiamata dalla terra in cui è nato.

CALCIOSCOMMESSE - Durante gli anni della gavetta è passato anche da Grosseto, dove fu coinvolto per il Calcioscommesse: il 1º giugno 2012 il procuratore federale Stefano Palazzi chiese per lui un anno di squalifica per omessa denuncia. Successivamente, il tecnico di Figline Valdarno il 18 giugno seguente venne prosciolto dall'accusa in primo grado. Dietro questa decisione c'è proprio l'intervento davanti alla legge dell'attuale allenatore degli azzurri che, in quella circostanza, si presentò privo di legale.

RETROSCENA - A svelare questo retroscena è l'avvocato di Sassari Ettore Licheri, oggi senatore del Movimento 5 Stelle, che per tanti anni ha fatto parte della procura federale della FIGC; ecco quanto dichiarato durante un'intervista al quotidiano la Nuova Sardegna: "Sarri, che ora è tra gli allenatori più bravi in Europa, venne prosciolto perché convinse i giudici di essere estraneo ai fatti. Si presentò senza avvocato e con serenità spiego le sue ragioni, alla prima udienza chiese di parlare e convinse i giudici federali".

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