Marocco, la rabbia di Amrabat: “L’arbitro ha chiesto la maglia a Ronaldo”

Adesso lo si può dire. Il fascino di Cristiano Ronaldo è universale. Calcisticamente parlando, s'intende, ma l'ultima riprova è arrivata al termine di Portogallo-Marocco, seconda partita dei lusitani a Russia 2018, che i campioni d'Europa sono faticosamente riusciti a vincere grazie a un colpo di testa in apertura della propria stella.

Gara tutt'altro che brillante quella della squadra di Fernando Santos, salvata più volte dagli interventi del portiere Rui Patricio e spesso in difficoltà di fronte ai generosi attacchi dei giocatori del Marocco, che a fine partita, dopo il ko costato l'eliminazione con 90' d'anticipo, hanno pure avuto da recriminare e non poco nei confronti dell'arbitro statunitense Mark Geiger, attaccato duramente anche dal ct dei nordafricani Hervé Renard. Motivo? I troppi falli fischiati a Cristiano Ronaldo ("Nulla di nuovo rispetto a Real-Juve, è sempre per terra e protesta sempre" il tagliente giudizio di Benatia a fine gara), l'angolo inesistente assegnato al Portogallo da cui è nato il gol-partita e soprattutto un rigore non concesso al Marocco per un contrasto piuttosto evidente tra Fonte e Boutaib.

Ma non finisce qui, perché un ulteriore retroscena è stato raccontato dall'attaccante Nordin Amrabat, testimone oculare, e furioso, di un curioso fatto avvenuto subito dopo il duplice fischio di fine primo tempo di Geiger: "Sinceramente non so cosa faccia di solito Geiger - ha detto Amrabat in un'intervista a NOS - Però ho visto che è rimasto veramente impressionato da Cristiano Ronaldo. E poi ho sentito dire da Pepe che ha chiesto la sua maglia prima dell’intervallo… Ma di cosa parliamo? Questa è la Coppa del Mondo, non è un circo! Comunque andiamo a casa a testa alta, abbiamo dominato il Portogallo. È incredibile non essere riusciti a segnare nemmeno un gol...". CR7 conquista quindi pure gli arbitri, ma l'importante è farlo solo a fine partita...

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