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Milan, l’ex Amelia: “Aria negativa. Dopo le sconfitte bisogna stare in silenzio”

"L’ambiente Milan è da un mese che è in subbuglio perché se dopo una sconfitta si aggiunge legna al fuoco non va bene"

Redazione ITASportPress

Periodo tutt'altro che positivo per il Milan, reduce dalle sconfitte in campionato e dal pareggio deludente in Europa League contro l'Aek Atene. Marco Amelia, ex portiere del club rossonero, ha analizzato ai microfoni di 'Sportmediaset' il momento della squadra allenata da Montella: "Le dichiarazioni fanno pensare a questo: o i risultati premiano oppure c’è da cambiare e in queste situazioni chi paga è l’allenatore. Le dichiarazioni di Mirabelli prima della sfida con l’AEK Atene e quelle di Fassone dopo la sconfitta con la Samp danno questo tipo di sensazione. E’ venuta a mancare la serenità e l’entusiasmo che c’erano in estate e i risultati al momento sono negativi. Mi dispiace perché per me è stato fatto un ottimo mercato. Sono arrivati giovani di prospettiva ma anche giocatori importanti ed esperti come Bonucci, Biglia e Kalinic. Poi però il Milan è andato in difficoltà in gare inaspettate. Contro l’Inter ci può stare che i nerazzurri facciano meglio per alcuni tratti, però non ci aspetta la prestazione contro la Samp e altri risultati, come il pareggio con l’AEK. E’ da un mese che si respira grande tensione all’interno dell’ambiente rossonero, è stata creata una situazione negativa che non aiuta il gruppo. Le dichiarazioni influenzano l’ambiente e dopo la sconfitta con la Samp non mi aspettavo quelle parole, mi sarei aspettato il silenzio, come succedeva quando ero io al Milan. Dopo le sconfitte Galliani ci diceva di non parlare e pensare a lavorare. Anche perché l’ambiente è fatto da milioni di persone, non ci sono solo quelli che ci lavorano ma anche tutti i tifosi rossoneri che ci tengono. Le dichiarazioni influenzano la squadra, creano dei pensieri nella quotidianità e non aiutano. Oggi nel calcio la comunicazione è fondamentale, soprattutto nei grandi club che hanno tantissimi tifosi: bisogna pesare ogni parola. L’ambiente Milan è da un mese che è in subbuglio perché se dopo una sconfitta si aggiunge legna al fuoco non va bene. Dopo una sconfitta bisogna stare in silenzio e bisogna mantenere grande serenità nell’ambiente, soprattutto in un gruppo che ha cambiato tanto".