L'impatto drammatico dell'Argentina al Mondiale di Russia 2018 secondo Claudio Ranieri: più di 30 in panchina e tanti trofei alzati al cielo sia in Italia che all'estero, con la ciliegina sulla torta di quella incredibile Premier League con il Leicester City nella stagione 2015/16.
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Ranieri: “Argentina, giocatori non all’altezza. Italia? Sms da Costacurta, ma…”
"Balotelli merita la Nazionale, mi auguro che l'età l'abbia fatto maturare"
Il 66enne allenatore romano, che sa cosa vuol dire guidare una Nazionale visto il suo passato da commissario tecnico della Grecia, ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1, ha parlato così di Lionel Messi e compagni:
"I calciatori fanno le squadre. Se tu hai ottimi giocatori, ecco che la Nazionale fa grandi cose. L'Argentina in questo momento mi stupisce per il parco giocatori: non ne ha, a mio avviso, all'altezza per arrivare tra le prime quattro o sei del Mondiale. Il solo Messi non può fare il leader e alla fine la Nazionale sta pagando. Sampaoli delegittimato? Questa è la tensione, la voglia di vincere: il primo a pagare è sempre l'allenatore. La squadra non gira, Messi vaga per il campo sconsolato ed ecco che si delegittima un allenatore. I giocatori sono molto sensibili: possono darti il 120% o il 60%, in quest'ultimo caso la squadra non gira. Icardi? Un giocatore che fa molti gol in Italia deve essere sempre portato al Mondiale perché il nostro è il campionato più difficile. Un attaccante che ha quel rendimento non può restare a casa".
Non può mancare una analisi generale di Russia 2018: "E' un buon Mondiale, partite difficili con tutte le Nazionali all'altezza da un punto di vista tattico. Molte partite sono state decise dalle punte, senza di loro non si può certo andare avanti. Perso il fair play? Ci sono molte tensioni perché tutti vogliono vincere. E' una cosa che fa male anche se è normale. La Germania che fa gol al 95' con la panchina che commette quelle sciocchezze non dovrebbe accadere mai. Chi può essere il Leicester City del Mondiale? A me piace molto pensare al Giappone e al Senegal, due squadre molto simpatiche. Gli africani, con un allenatore di colore, stanno facendo grandi cose. Li vedo bene entrambi come squadre simpatia. Credo che squadre come Giappone e Senegal piano piano stiano avanzando e arriveranno al livello delle altre. Ci sarà presto una uniformità tecnica in gira per il mondo. VAR? Sono favorevole assolutamente. Ci sono stati degli errori, è vero, ma ci sarebbero stati comunque. Occorre allenare gli arbitri al VAR. Al Mondiale mi piace anche il Belgio, sono curioso di vedere cosa farà nel momento della verità. Non mi convince molto quando giocano a 5 con Carrasco esterno a sinistra. L'ho fatto debuttare io a 18 anni al Monaco, è un esterno offensivo, non un esterno a tutta fascia. In generale, i reali valori poi verranno fuori. In queste competizioni conta molto la forma: un mese cambia la vita delle varie squadre
La panchina dell'Italia? Ecco cosa dice l'ex manager delle Foxes: "Non mi sono mai sentito vicino. Costacurta mi voleva incontrare e me lo scrisse via sms, poi però non si è mai verificato nessun incontro perché sono state fatte altre scelte".
E Mario Balotelli: "Molti hanno dei dubbi su di lui, per questo non ha ancora squadra. Merita la Nazionale, mi auguro che l'età l'abbia fatto maturare. Mi auguro che possa essere Mario a tutti i livelli perché è un ragazzo che merita".
Chiosa finale sul suo futuro: "Su quale panchina mi piacerebbe sedermi? Dove ci sia un buon progetto, che mi faccia sentire importante e che si possa fare qualcosa di bello".
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