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Roma, Monchi: “Se non avessimo venduto Salah non saremmo in semifinale di Champions…”

Monchi, Getty Images

Il direttore sportivo dei giallorossi prova a lenire l'amarezza dei tifosi dopo lo show del grande ex nella semifinale contro il Liverpool

Redazione ITASportPress

Sconfitta, anzi travolta, e beffata. Amaro risveglio per la Roma, che vede più lontana la finale della Champions 2018 a causa delle prodezze di Mohamed Salah. Il destino ha opposto ai giallorossi proprio l'attaccante ceduto al Liverpool la scorsa estate per 50 milioni. La cessione più remunerativa nella storia del club è diventata anche la più amara. Inevitabile per il tifoso-medio chiedersi come sarebbe finita ad Anfield se l'egiziano non avesse cambiato squadra in estate, ma a spazzare via i rimpianti è stato il direttore sportivo della Roma Monchi, intervenuto su Onda Cero alla trasmissione "El Transistor".

Con l'inevitabile freddezza del dirigente, Monchi ha ricordato di essere stato costretto alla cessione per rispettare "i vincoli dell'UEFA". E, anzi, anche se può sembrare paradossale, la cavalcata europea della squadra di Di Francesco è stata favorita proprio da questo super-incasso: "Siamo stati costretti a vendere entro il 30 giugno e se non lo avessimo fatto oggi non saremmo in semifinale di Champions. I nostri conti erano sotto un ferreo controllo dell'UEFA. Qundo sono arrivato io c'era un'offerta di 30 milioni per Salah, ma poi con i bonus siamo saliti a 50, insomma abbiamo fatto il massimo che potevamo in quel momento".

"Complimenti al Liverpool per l'affare fatto, ma noi non avevamo scelta, né altre soluzioni" ha aggiunto l'ex uomo-mercato del Siviglia.

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