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Russia, l’ex ct Slutsky e quella strana “censura”: “Scusate, torno ad allenare…”

Misteriosa interruzione della collaborazione tra Slutsky e Channel One dopo aver nominato il grande nemico di Putin

Redazione ITASportPress

Il mestiere di commentatore tv può essere più scomodo, e pericoloso, di quello dell'allenatore, o del commissario tecnico. Questa l'amara esperienza che Leonid Slutsky può dire di aver conosciuto sulla propria pelle. L'ex tecnico del CSKA Mosca e dell'Hull City fu infatti esonerato dal ruolo di ct della Russia dopo il fallimentare Euro 2016, che sarebbe dovuto essere la prova generale verso il Mondiale organizzato in casa e che si rivelò al contrario un flop (tre sconfitte su tre partite). La successiva esperienza in Inghilterra non è andata meglio, ma molto peggio si è rivelata la vita da commentatore dei Mondiali per la tv russa Channel One. La seconda partita da "seconda voce" è infatti stata fatale a Slustky, che dopo aver lavorato al microfono in Russia-Arabia Saudita era stato scelto anche per Germania-Messico.

Il telecronista Kirill Dementyev, parlando del pressing alto cui avrebbero dovuto dare vita i tedeschi, ha alluso a quello che il rivale di Putin nelle ultime presidenziali, Alexei Navalny, ha effettuato proprio nei confronti del Presidentissimo, senza però nominare Navalny. A "entrare in scivolata" c'ha però pensato, più o meno ingenuamente, proprio Slutsky, che ha detto "sarebbe davvero interessante vedere Navalny giocare a calcio". Nulla di particolarmente grave, almeno si pensa, tant'è che l'ex ct ha commentato regolarmente anche Inghilterra-Tunisia e Russia-Egitto. All'indomani di quest'ultima partita, però, ecco lo "strano" annuncio: "Purtroppo non potrò continuare a lavorare per Channel One perché devo lasciare il paese per un altro lavoro".

Lavoro che dovrebbe essere quello di allenatore per un club olandese, almeno stando a quanto dichiarato dallo stesso Slutsky, che per scacciare i sospetti ricorda un'intervista rilasciata settimana scorsa al giornale Argument I Fakty, nella quale si anticipava appunto il ritorno in panchina in Olanda, per l'esattezza alla guida del Vitesse. Tutto vero oppure l'aver nominato il grande nemico di Putin è costato la censura? La popolarità di Navalny, soggetto da 2,2 milioni di followers su twitter, non è in discussione, al pari però dello scarso gradimento di Putin per il grande nemico, il quale si è limitato a un commento intriso di fair play: "Sono molto dispiaciuto di aver sentito che Slutsky va via...".

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