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Sampdoria, Zapata: “Studio sempre chi potrebbe marcarmi. Il fisico mi aiuta”

(Getty Images)

L'attaccante blucerchiato: "Fin dal primo giorno si è creato un feeling naturale con la Sampdoria e i suoi tifosi. Non so, forse per il mio modo di giocare"

Redazione ITASportPress

Tra i protagonisti dello straordinario inizio di stagione della Sampdoria, c'è Duvan Zapata. L'attaccante colombiano, arrivato dal Napoli, ha già messo a segno 5 reti con la maglia blucerchiata, ultima quella messa a segno contro la Juventus con un imperioso colpo di testa. L'ex centravanti dell'Udinese è stato intervistato da Il Secolo XIX; ecco un estratto: "Fin dal primo giorno si è creato un feeling naturale con la Sampdoria e i suoi tifosi. Non so, forse per il mio modo di giocare. Lo sento il coro dello stadio nei miei confronti e mi riempie di gioia. E' quel genere di incitamento che trasmette energia. So di essere l'acquisto più costoso della società blucerchiata e l'obiettivo è ricambiare la fiducia dimostrare che hanno fatto bene a credere in me. Accettando la Sampdoria sapevo anche di accettare una sfida professionale. Sono soddisfatto di questo avvio di stagione, mio e della squadra".

FORZA FISICA - "E' il mio modo di giocare. Quando ho la palla tra i piedi, l'istinto mi dice di puntare la porta avversaria. Qualche difensore si "attacca" alla mia maglietta, ma so resistere. Per il resto cerco di sfruttare il mio fisico, senza esasperarlo. Con naturalezza. Prima di entrare in campo studio da vicino chi potrebbe marcarmi, per crearmi un profilo mentale. Quanto è alto, quanto è pesante. Ma senza restare condizionato. A volte però il mio fisico mi penalizza, mi vengono fischiati falli che non commetto e non me ne vengono fischiati altri che subisco. C'è stato un periodo a Udine che mi ammonivano sempre".

Zapata, fisico e potenza