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Torino, Niang: “Ho dei tempi morti nei 90 minuti”

"È il mio limite e il salto di qualità che posso fare"

Redazione ITASportPress

Intervistato da La Gazzetta dello SportMbaye Niang, attaccante del Torino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Mihajlovic? Si era speso molto per me: era il minimo ringraziarlo. Lui e la squadra: quando ho visto N'Koulou scattare dall'altra parte del campo per venirmi ad abbracciare dopo il gol, ho risentito nelle orecchie la frase che tutti mi avevano detto un sacco di volte: 'Sei forte, vedrai che tornerai tu'. Ora ho un debito anche con loro: trovare la continuità che ancora mi manca. Mazzarri? Non lo dice solo lui che devo tenere la spina attaccata per 90 minuti. L’altro giorno mi ferma un tifoso e mi fa: 'Niang, perché non corri? Devi correre per tutta la partita'. Ha ragione, hanno ragione tutti. Ma io non lo faccio apposta, non è indolenza, sono fatto così: ho dei tempi morti quasi senza accorgermene, o magari corro tanto nei momenti sbagliati. È il mio limite e il salto di qualità che posso fare. Perché sono fatto così, ma una spina se è difettosa si può cambiare".