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Zenga, 20 anni fa le ultime parate a Palermo: “Insulti e sputi, ecco perché andai via”

"L'arbitro Nicchi mi ha detto: 'stai calmo, non rispondere alle provocazioni'. Io me ne vado, gli ho detto, soprattutto per questo"

Redazione ITASportPress

Riavvolgiamo il nastro: 1 marzo 1997, l'ultima partita italiana di Walter Zenga. Come ricorda il blog Amarcord 1983, l'ex estremo difensore difendeva la porta del Padova quando esattamente vent'anni fa fu protagonista a Palermo in un match da ricordare soprattutto per motivi non riguardanti il campo. L'Uomo Ragno, infatti, si beccò col pubblico della Favorita: dall'applauso ironico alle imprecazioni, passando per un dito medio rivolto verso i tifosi rosanero. Poi, la fuga verso gli Stati Uniti d'America, per chiudere la carriera nei New England Revolution. "Il mio tempo si è chiuso qua – rivelò il nativo di Milano a La Gazzetta dello Sport tre giorni dopo l'addio all'Italia -. Allo stadio si fa il tifo contro e ti insultano. Mi offendono, mi sputano addosso. L'arbitro Nicchi a Palermo mi ha detto: 'stai calmo, non rispondere alle provocazioni'. Io me ne vado, gli ho detto, soprattutto per questo. E lui: ti capisco, hai ragione". Nel 2009 l'ex Inter tornò al Renzo Barbera, ma nelle vesti di allenatore: un'esperienza durata cinque mesi, poi arrivò l'esonero.