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Zenga: “Io vice di Mancini? Magari! Ferrero mi ha esonerato senza motivo”

"Spero di avere un'opportunità: l'anno scorso ho fatto bene con il Crotone"

Redazione ITASportPress

Walter Zenga ha toccato tanti argomenti ai microfoni di "Maracanà", programma in onda sulle frequenze di RMC Sport; ecco quanto dichiarato dall'Uomo Ragno:

MERET - "Poca esperienza? Se uno è bravo, lo è anche a 18 anni. Se ho un ragazzino forte lo faccio giocare, l'esperienza poi se la farà sul campo. Mi piace più di ogni altro. Lui e Perin sono due portieri giovani, saranno il futuro del calcio italiano. Il ruolo del portiere va coperto in modo ottimale: basta vedere quello che è successo al Bayern Monaco e al Liverpool l'anno scorso".

FUTURO - "Più vai avanti con gli anni e più hai voglia di tornare a casa. Si fa il giro del mondo, ma a un certo punto senti il bisogno di rientrare. Spero di avere un'opportunità: l'anno scorso ho fatto bene con il Crotone: la famiglia Vrenna ti aiuta tantissimo nel lavorare, ricorda la gestione di Lo Monaco al Catania".

FERRERO - "Col presidente mi sento spesso, ho un bellissimo rapporto anche se mi ha mandato via dalla Sampdoria senza un motivo".

BUFFON - "Aveva ancora voglia di giocare, ha fatto bene a seguire quello che la sua testa gli ha consigliato di fare. Sono contento per lui, ogni volta che ci parlo mi lascia sempre qualcosa".

MERCATO - "Modric? Se l'Inter lo prende deve puntare a vincere lo Scudetto. Mi piace il Milan: Caldara, Romagnoli e Calabria sono il futuro della Nazionale. E poi c'è Higuain. La Lazio ha preso Correa che è un talento naturale, la Roma Pastore: sarà un gran campionato".

MANCINI - "Io suo vice? L'ho incontrato di recente in Grecia, abbiamo fatto colazione insieme in un hotel: se mi vuole nel suo staff sono a sua disposizione, è un amico vero".

PIRLO - "Non capisco il conflitto d'interesse, è uno che deve e può fare quello che vuole: un po' come i vari Costacurta e Maldini. Per colpa di un cavillo non è andato in Nazionale, la Federazione doveva prenderlo in considerazione".

FIGC - "La situazione del nostro calcio è critica, ancora non abbiamo i campionati di Serie B e Serie C".