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Inter, la Champions non basta: per acquistare, bisognerà vendere

L'Uefa chiede 40 milioni di cessioni entro fine giugno per il rispetto del Fair Play: ecco chi può partire

Redazione ITASportPress

C'è chi l'Europa, seppur quella "minore", rischia di perderla, come il Milan. E chi, pur avendola riconquistata dopo sei anni, rischia comunque di dover fare i conti con un mercato condizionato. Il Fair Play Uefa continua ad assillare le milanesi: così se i rossoneri rischiano grosso, neppure l'Inter può sorridere troppo. L'aut-aut dell'UEFA infatti è sempre lo stesso, come nelle ultime due stagioni: entro il 30 giugno, bisogna incassare 40 milioni. La stessa cifra entrerà in cassa grazie alla partecipazione alla fase a gironi di Champions, ma ovviamente a Nyon vogliono che quei 40 milioni arrivino dalle cessioni.

Paradossalmente, l'approdo in Champions può complicare i piani, perché adesso fare a meno di giocatori come Skriniar, Perisic e Icardi sarebbe un controsenso. Più logico mettere a segno diverse cessioni e racimolare quella cifra poco a poco: qualcosa è già stato ottenuto grazie alla plusvalenza di 5 milioni per Geoffrey Kondogbia, acquistato dal Valencia per 25 milioni, e lo stesso dovrebbe accadere per Nagatomo, destinato ad essere riscattato dal Galatasaray, e da qualche giovane, come George Puscas, protagonista al Novara nella seconda parte di stagione, e anche Andrea Pinamonti, che ha mercato in Serie A e potrebbe andare via con l'Inter pronta a riservarsi il diritto di riacquisto.

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