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Marino svela: “Verratti va al Barcellona, è fatta già da un mese”

Le parole del direttore nativo di Avellino ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com

Redazione ITASportPress

Dalla decisione di Gianluigi Donnarumma al destino di Marco Verratti, passando anche del Benevento. Il direttore Pierpaolo Marino ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com; ecco quanto dal nativo di Avellino:

DONNARUMMA"Me l'aspettavo, il proprietario del cartellino è Donnarumma, mica il Milan: quando arrivi ad un anno della scadenza, che poi sono sei mesi perché a gennaio puoi firmare per un'altra squadra, sei praticamente in prestito. Non è colpa di Raiola, lui fa bene il suo mestiere. Il problema è: perché Donnarumma è arrivato a scadenza? Un po' colpa del closing e un po' della precedente dirigenza. Ma esistono dei procedimenti legali per vincolare un giocatore che a causa dell'età può firmare per tre anni. Basta far firmare un impegno al procuratore. Ricordate Pirlo a Brescia? La regola italiana all'epoca era che si poteva fare il contratto di cinque anni anche agli under 18. Poi l'agente Tinti chiarì che se fosse andato all'Uefa avrebbe potuto ridurre il contratto a tre anni. Si possono studiare formule per ottenere un vincolo per altri due anni dopo i tre. Durante il periodo della lunghezza del closing bisognava chiudere anziché tenere congelata la situazione. Questo ha giocato a favore di Raiola e Donnarumma. Oggi l'interlocutore meno avvantaggiato è il Milan. Il Real Madrid, o chi lo prenderà, pensa: 'Donnarumma vale almeno cinquanta-sessanta milioni, se do venti come valore del cartellino e cinque-sei a lui comunque ho risparmiato'. Il Real Madrid si avvicina a Donnarumma come un giocatore a parametro zero e può dare più soldi del Milan. In più il cartellino non costa".

VERRATTI - "Va al Barcellona. È già fatta da un mese. Non è un'operazione per nessuna squadra italiana. E poi le sue caratteristiche e il gioco del Barcellona sono un binomio perfetto. È un'operazione tecnica ed economica, va a giocare dove si diverte: l'agente di Verratti, Di Campli, è il Raiola italiano, merita elogi".

BENEVENTO"Vigorito è un amico, Di Somma è un mio allievo, ma non mi hanno chiamato. Il problema non si pone, non c'è niente. Faccio i complimenti al Benevento e in bocca al lupo per il futuro".