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CATANIA, l’ex Paolucci a ISP: “Sempre nel mio cuore, che ricordi quel 4-0 al Palermo. Potevo tornare, ma…” (VIDEO)

Paolucci, ora al Petrolul Ploiesti, ai microfoni di ItaSportPress.it, ripercorre la stagione in rossazzurro, uno dei punti più alti della propria carriera.

Andrea Carlino

Michele Paolucci e il Catania. Una storia durata solo una stagione (2008-2009), ma che ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria del calciatore.

Paolucci, ora in Romania al Petrolul Ploiesti, in esclusiva ai microfoni di ItaSportPress.it, ripercorre quell'annata in Sicilia, uno dei punti più alti della propria carriera: "Devo dire la verità, all'inizio non volevo spostarmi al Sud. Avevo giocato in squadre del Nord e andare a giocare in una squadra meridionale un po' mi spaventava. Poi mi sono incontrato con il direttore Lo Monaco, un grande conoscitore di calcio, e mi disse che avrei pianto due volte: quando sarei arrivato in Sicilia e soprattutto quando l'avrei lasciata. Posso dire che aveva ragione. L'esperienza di Catania è stata qualcosa di straordinario, non ho mai vissuto niente di simile. Una città, una tifoseria che mi sono rimaste nel cuore".

Il derby con il Palermo possiamo considerarlo il punto più alto della tua carriera?

Fu una giornata unica. Ricordo che non iniziai dal 1'. Giocava Morimoto, poi per un problema al ginoccho il mister Zenga mi disse che sarei entrato io. Mentre facevo il riscaldamento pensavo che oggi si faceva la storia del Catania e volevo a tutti i costi metterci la firma e fare un gol. Poi l'assist di Biagianti per la rete resero tutto più speciale. Una partita forse irripetibile con emozioni incredibile. Ricordo che i tifosi fermarono il pullman in autostrada per festeggiare con noi dopo quel clamoroso e straordinario risultato.

 

Come ti sei trovato con mister Zenga e in generale con i tuoi compagni di squadra?

Un grande allenatore, un modo di allenare ed anche di vivere l'esistenza molto speciale. Diceva sempre quello che pensava senza mai chinare la testa. Un po' mi riconosco in lui. A Natale sarò a Dubai e già ci siamo messi in contatto per rivederci. Una persona perbene, molto meticolosa che ha raccolto meno di quanto meritava. Nel calcio, però, i risultati non sempre contano e lui ne è la prova. Con gli altri compagni di squadra ho avuto un rapporto cordiale. Morimoto, Martinez, Mascara, tutti giocatori di valore sia in campo che fuori, mi facevano divertire tantissimo. Mascara, l'ho incontrato la scorsa estate a Catania: abbiamo chiacchierato e mi ha detto che sarebbe stato felice se fossi tornato a giocare con la maglia rossazzurra. Poi però non si è concretizzato...

Cosa è successo a settembre, perchè non si è concretizzato il ritorno?

Bisognerebbe chiederlo a Bonanno e Pitino. Io non avrei mai pensato di giocare in Lega Pro anche perchè ho 29 anni e ancora penso di avere la possibilità di giocare 5-6 anni a buon livello. Se fossi sceso in Lega Pro sarebbe stato solo per la maglia rossazzurra. Avrei giocato per il Catania anche in Serie D. Mi è dispiaciuto leggere che dietro il mio no ci sarebbero stati problemi economici. Bastava poco, ma la telefonata decisiva per chiudere la trattativa, in realtà, non c'è mai stata. Tante persone a me vicine mi hanno detto che ero pazzo a scendere di categoria, ma io per il Catania, per la mia squadra del cuore con la Civitanovese, l'avrei fatto. Era davvero semplice farmi tornare in Sicilia, ma non è accaduto. Ormai è acqua passata.

Hai avuto modo di aggiornarti sulle vicende rossazzurre?

Si, il Catania lo seguo quando mi è possibile e mi aggiorno sempre sui risultati. La seconda parte di stagione sarà molto importante. Purtroppo non si riesce sempre a ricordare che la squadra di Pancaro ha 11 punti di penalizzazione e senza quelli sarebbe in zona playoff. Il tecnico mi sembra preparato e molto equilibrato. Normale, dopo un avvio super, pagare qualcosa a livello fisico e mentale. Qualche punto è stato lasciato per strada, ma ci sono anche gli avversari, squadre temibili e agguerrite forse ancor di più della Serie B. Il Foggia ha una squadra forte con un tecnico preparato come De Zerbi, la Casertana sta facendo un gran campionato.

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