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Catania, Lo Monaco: “Spirito distruttivo attorno alla squadra. Sui debiti della società…”

Le parole dell'amministratore delegato del club rossazzurro

Redazione ITASportPress

Conferenza stampa dell'amministratore delegato del club rossazzurro, Pietro Lo Monaco. Il dirigente del Catania analizza il momento degli etnei dopo le tre sconfitte di fila (Melfi, Lecce e Paganese) e in vista del match di domenica contro il Foggia.

"Oltre alla mia conferenza stampa, non ce ne saranno altre da qui a domenica prossima contro il Foggia. Nelle ultime tre settimane la situazione è cambiata. Un momento negativo, chiaro, come lo hanno avute anche altre squadre come Lecce, Juve Stabia, Fondi o Foggia. Dal punto di vista tecnico siamo in una fase critica, non lo nascondiamo. Contro il Melfi è stato molto grave perdere in casa, ma dopo loro hanno vinto altre due gare. La squadra ha paura e la gara di domenica è lampante. C'è un ambiente però che sta mangiando m****. Però ci sono troppi giudici, come se tutto fosse dovuto solo perché ci chiamiamo Calcio Catania. Siamo in Lega Pro, tante squadre provano da anni a salire in B e non ci riescono dopo aver anche investito tanti soldi. I playoff non saranno semplici, assomigliano a una roulette russa. Non sempre vince la migliore squadra. Sono un altro campionato. Siamo comunque a un punto dal settimo posto, anzi, con Matera quasi certo di andare alla seconda fase, ci saranno un ulteriore posto (fino all'undicesimo posto, ndr).  Il Catania, otto mesi fa, era quasi fallito, il nostro vero campionato è quello dei conti. Meglio fallire che stare così? Col c***o. Il Catania deve vivere e deve ridiventare una società affidabile e rilanciarsi nel calcio che conta".

"Ho letto analisi molto dura dopo la gara contro la Paganese e non sono d'accordo. Abbiamo preso due gol da calcio d'angolo che nemmeno i bambini li prendono, solo una squadra piena di paura. Anche a Marchese, che ha fatto 250 partite in A, può capitare di sbagliare, Abbiamo tutti gli scontri diretti in casa, con Cosenza, Virtus Francavilla e Siracusa. Fosse l'unica cosa che faccio, ma il Calcio Catania non lo farò fallire, ma questo clima non aiuta alla squadra. Domenica prossima arriva il Foggia, la capolista con una qualità tecnica notevole. Questo non è il momento della critica, ma della costruzione. C'è bisogno del 'Massimino' dei tempi migliori. Noi possiamo promettere che lotteremo fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. La squadra, però, è tesa, ha paura, non riesce a reagire e la gara di domenica è l'esatto ritratto della situazione".

CLASSIFICA DEI CONTI - "Ci sono debiti federali, con le squadre, quelli con i fornitori e cartelle erariali. Sulla gestione ordinaria siamo tranquilli. Abbiamo già pagato gli stipendi di gennaio e nei prossimi giorni faremo anche febbraio. Non abbiamo avuto più un punto di penalizzazione. La gestione ordinaria del Calcio Catania non è quella del Siracusa o del Cosenza. C'è un nostro giocatore che pesa a bilancio quasi 400mila euro lordi e poi ci sono squadre che fanno il campionato con massimo 1,5 milioni. Questo rende bene l'idea".

QUESTIONE DEBITORIA - "Abbiamo fatto un lavoro eccezionale nei debiti con le società. Avevamo 1,2 milioni di euro di debito con il Nacional per vicenda Rolin e lo abbiamo chiuso. 300mila euro di debito con il Boca Juniors e le prime due rate sono state pagate. 275mila euro per il Wisla per Crapeck. Il Catania deve pagare entro giugno con una società ghanese per Odjer e con una costaricense per Cabalceta. Con il Racing per Castro abbiamo fatto oggi un accordo transattivo e abbiamo già pagato 275mila euro. Il debito più cospicuo è quello con lo Sporting Lisbona per Rinaudo di 1,4 milioni. Il piano di ristrutturazione di Finaria è in dirittura d'arrivo ed entro il 31 marzo tutto dovrebbe essere ratificato. Pertanto a giugno le cose dovrebbero volgere al sereno. C'è stato un momento in cui sono stato più con gli avvocati che con la squadra, per carità i creditori hanno diritto, ma io ho il dovere di non far fallire il Calcio Catania. Mancano solo le firme, ma abbiamo ristrutturato il debito per il centro sportivo di Torre del Grifo. In un anno abbiamo tolto quasi 20 milioni di debiti. L'intenzione di Finaria è quella di proseguire, è chiaro".

CONDIZIONE FISICA - "Nelle ultime due gare ho visto qualcosa di diverso, un certo miglioramento".

TIFOSI - "Disamore dei tifosi? Non sento di biasimarli, non è solo la sconfitta di Melfi, ma è un periodo che ormai dura da 4 anni in cui si è mangiata un po' di spazzatura. Un momentaneo disappunto per questa squadra, ma io sono convinto che ai playoff ci saranno 20mila spettatori allo stadio".

PANCHINA - “Il Catania continuerà con Pulvirenti fino alla fine della stagione. È un uomo della struttura ed è nato nella struttura, sta lavorando con grande impegno. Il problema è della squadra, che deve trovare la forza dentro di sé per invertire la tendenza”.

PORTE APERTE  AI TIFOSI - "Per me non è un problema, a volte dipende dal campo nel quale ci alleniamo".

FUTURO - "In otto mesi è stato svolto un lavoro da “doppia promozione”, poche realtà avrebbero potuto risanare ciò che è stato risanato. Finaria ha preso l’impegno di risanare la situazione ed azzerare i debiti nei tempi corretti, il piano di ristrutturazione che riguarda il gruppo è in dirittura d’arrivo. Vendere la società? Bisognerebbe chiedere a Finaria che è maggiore azionista della società".

GIORNATA ROSSAZZURRA - "Ci sarà e sarà contro il Siracusa nell'ultima gara interna"

SIRACUSA - "Non mi aspettavo il Siracusa al sesto posto con 8 punti di vantaggio sul Catania (ma in realtà sono 1 senza le penalizzazioni). Merito alla squadra e al tecnico. Applausi sinceri".

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