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Catania, Rigoli: “Akragas? Per noi è una finale. I tifosi sono eccezionali”

Le dichiarazioni dell'allenatore degli etnei in conferenza stampa

Redazione ITASportPress

Alla vigilia della sfida sul terreno di gioco dell'Akragas, Pino Rigoli, allenatore del Catania, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa: "Noi dal campo pretendiamo il massimo, ma ci sono anche gli avversari che non vogliono regalare nulla. Noi abbiamo l'obbligo di fare di più, perché per la media punti in trasferta siamo indietro. Ma in settimana ho visto bene i ragazzi, c'è stata una reazione. Domani dobbiamo fare la partita con l'atteggiamento giusto. Matera? Preparare queste partite è molto difficile, ma domani dobbiamo affrontare l'Akragas con lo stesso spirito di Matera e Juve Stabia. Io penso che nel calcio bisogna essere concreti ed efficaci. Ma certe cose a volte si fanno solo per moda. Noi dobbiamo sfruttare le nostre caratteristiche. Sul piano del palleggio mi aspetto di più perché abbiamo le qualità, ma dal punto di vista mentale ci manca la serenità per farlo. Ma l'obiettivo è la porta avversaria e fare gol".

AKRAGAS- "Sono rimasto in buoni rapporti con società e tifosi. Si era creato un bell'ambiente, ho dei bei ricordi, ma nel calcio giocatori e allenatori passano, e resta tutto alla società. Noi abbiamo questa finale che è domani, siamo concentrati solo su quello che dobbiamo fare domani, ci teniamo tantissimo a fare risultato. Pensiamo partita dopo partita, non possiamo permetterci di fare calcoli. L'obiettivo primario è fare punti contro l'Akragas, partita fondamentale che nasconde delle insidie. Gli attori principali sono i calciatori, la società ci mette nelle migliori condizioni per poter lavorare, i complimenti vanno a loro. Sono cresciuti giocatori come Djordjevic, Drausio e Di Grazia".

DI GRAZIA - "Come ho detto il futuro ruolo di Andrea è quello di mezzala, ma col Matera è stato bravo ed ha messo in difficoltà il loro esterno. E' un ragazzo che può giocare ovunque, ma non bisogna snaturare le sue caratteristiche. Si può riproporre in quel ruolo".

TIFOSI - "Sono stati eccezionali per il calore e la spinta che ci danno. Il nostro obiettivo è creare l'entusiasmo, tifosi e squadra devono diventare un'unica cosa".

DI CECCO E BALDANZEDDU -  "Stanno facendo lavoro differenziato. Baldanzeddu ha infiammazione al ginocchio. Di Cecco ha questo problema alla caviglia, ma il medico sta facendo un grande lavoro per recuperarlo".

GIOVANI - "Li monitoriamo spesso, soprattutto la società. Abbiamo una buona Berretti che esprime anche un bel calcio e diversi ragazzi si allenano in pianta stabile con noi. Il futuro è loro e credo in queste potenzialità. A 20 anni non si è giovani, ma si deve essere pronti per giocare a calcio". 

SCOPPA - "E' un giocatore che per la prima volta veniva in Italia. Aveva bisogno dei mesi per ambientarsi, sotto tutti i punti di vista. E' cresciuto tanto, ha dimostrato di avere qualità e quantità. Anche Bucolo lo ha dimostrato".

MODULO -  "Non sono un integralista e credo di averlo dimostrato. Possiamo cambiare in base ai giocatori che abbiamo a disposizione e alle strategie che vogliamo proporre. Abbiamo una rosa che ci permette di poter aver tante soluzioni e adottare sistemi di gioco differenti".

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