Dopo la prima udienza del processo scaturito dall’inchiesta i “Treni del gol” sul presunto acquisto di partite per salvare il Catania dalla retrocessione in Serie B nella stagione 2014/15 che vede tra i sette imputati anche l’ex presidente del club rossazzurro Nino Pulvirenti e l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino, ai microfoni di Rai3 Sicilia ha parlato il legale dell’ex patron etneo, l’avv. Giovanni Grasso: “Io ritengo come difensore del signor Pulvirenti, che noi saremo in grado di dimostrare l’insussistenza del fatto proprio perchè non c’è nessuna somma di denaro che è stata offerta o promessa ai calciatori delle partite del Catania”. I reati contestati dalla Procura sono associazione per delinquere e frode sportiva, responsabilità amministrativa per la società calcistica. Le indagini erano state avviate dalla polizia di Stato, con accertamenti eseguiti dalla Digos della Questura, dopo la denuncia di minacce ricevute dall’allora patron etneo che successivamente è stato sottoposto al Daspo per 5 anni, provvedimento poi sospeso dal Cga di Palermo.
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