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L’Espresso, Football Leaks e gli strani casi di Bergessio e Rinaudo

I club italiani coinvolti hanno pagato una impresa olandese, la quale si è tenuta una commissione variabile tra il 5 e il 7,5 per cento prima di girare il resto dell'incasso a una società basata in un paradiso fiscale.

Redazione ITASportPress

Spunta anche il Catania nell'inchiesta dell'Espresso e di altri giornali europei sui "Football Leaks". La lente di ingrandimento del settimanale oggi si concentra sull'Argentina, anzi sull'Argentina Connection. Uno schema collaudato per evitare di pagare le tasse, usato da procuratori e investitori. Che riguarda anche calciatori che giocano o hanno militato in Roma, Inter, Juventus, Fiorentina, Atalanta, Palermo, Sampdoria, Catania e Cesena.

Per quasi tutti è stato usato lo stesso schema. Il club italiano ha pagato una impresa olandese, la quale si è tenuta una commissione variabile tra il 5 e il 7,5 per cento prima di girare il resto dell'incasso a una società basata in un paradiso fiscale.

Ecco quanto riporta l'Espresso riguardo a Gonzalo Bergessio e all'acquisto da parte del Catania.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il Catania ha pagato la società olandese Itb BV, la quale ha poi girato parte della somma alla Paros Consulting Ltd, basata alle British Virgin Islands. Al di là dei flussi finanziari, sui quali il Catania non ha risposto alle richieste di chiarimento dell'Espresso, la vicenda di Bergessio è paradossale. Il calciatore è stato infatti venduto dal Saint-Etienne al Catania nel 2011 per 1,9 milioni di euro, secondo quanto riportato dai media. I documenti di Football Leaks dimostrano che la società siciliana, sempre nel 2011, aveva garantito 600 mila euro alla Itb BV con la seguente motivazione: grazie alla mediazione della società olandese, Bergessio si è ridotto l'ingaggio da 1,2 milioni a 700mila euro. Facendo un rapido conto, l'operazione non è stata conveniente per il club. Il Catania avrebbe infatti risparmiato 100mila euro se avesse dato a Bergessio i 1,2 milioni richiesti inizialmente dal calciatore e non avesse pagato 600 mila euro alla Itb BV. Inoltre, sempre nel 2011, il Catania aveva garantito che, in caso di vendita futura del giocatore con una plusvalenza, la Itb avrebbe incassato altri 200mila euro per ogni stagione giocata dal calciatore nel Catania. Com'è finita? In teoria benissimo, per la Itb Bv. Bergessio è stato infatti venduto alla Sampdoria nell'agosto del 2014 (quindi dopo 3 anni giocati al Catania) per 3 milioni di euro (dunque con una plusvalenza per il club siciliano). La Itb ha perciò in teoria guadagnato in totale dall'operazione 1,2 milioni di euro, in buona parte finiti poi offshore.

Sotto la lente di ingrandimento anche l'arrivo a Catania di Fabian Rinaudo. Ecco cosa emerge sul centrocampista ex Catania dai documenti dell'inchiesta internazionale sul calcio

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, per comprare il 50 per cento dei diritti economici di Rinaudo dallo Sporting Lisbona, e prima ancora per ottenerlo in prestito dal club portoghese, il Catania ha pagato centinaia di migliaia di euro alla società olandese Orel BV, la quale ha poi girato buona parte di queste somme alla Paros Consulting Ltd, basata alle British Virgin Islands.

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