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Lo Monaco: “Il Catania se la giocherà ai play-off, risanamento avviato. Lodi come un figlio. E su Preziosi e Zamparini…”

Le parole dell'amministratore delegato del club rossazzurro ai microfoni de "Il Secolo XIX"

Redazione ITASportPress

L'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, in un'intervista al quotidiano di Genova, Il Secolo XIX, ripercorre la sua breve esperienza al Genoa. Spazio, però, anche al Catania, attualmente impegnato nei play-off di Lega Pro

CATANIA - "Sono ripartito dal nostro centro sportivo, un gioiello che tutti ci invidiano. L'abbiamo costruito con 20 milioni del Credito Sportivo e 36 milioni di plusvalenze ottenute con il Catania in A. La gente ride, ma quando uno sponsor non riuscì a pagarmi gli chiesi di fare cambio merce e mi diede 100 televisori, molti dei quali li ho usati qui a Torre del Grifo. Quando sono andato via è tutto precipitato, ma ora lavoro per riportare il Catania in A. Play-off sono un un terno al lotto. A Castellammare andiamo per vincere, anche se non sarà facile. Il progetto di risanamento è comunque avviato".

GENOA - "Rimpianto, ero convinto di fare bene e di portare il Genoa in alto in 2-3 anni. C'erano tutte le potenzialità. Avevo studiato tutto anche i terreni per il centro sportivo. Però mi resi conto che non c'erano le condizioni per lavorare. La rottura avvenne quando mi cedettero Perin al Pescara senza dirmi nulla. Preziosi doveva fare un passo indietro, ne fece due avanti. Mi ero ripromesso di non lavorare con lui e con Zamparini, ci sono cascato".

Spazio poi a due aneddoti: il primo riguarda Lodi che si sta allenando a Torre del Grifo in vista della prossima stagione. Manca solo la firma, ma quella sta per arrivare. Lo Monaco parla così del giocatore: "Per me è come un figlio, lo conosco bene. Dissi a Preziosi che se la squadra non gioca a tre evita di prenderlo, non mi ha ascoltato, Lodi non legò con Gasperini e andò via".

L'altro episodio, invece, si è verificato prima dell'intervista: nella sala congressi di Torre del Grifo è in corso un meeting aziendale, uno dei partecipanti esce a fumarsi una sigaretta, Lo Monaco sta rientrando in sede, si ferma e chiede: "Quando l'hai finita, dove la butti?". Gli rispondono: "Nel posacenere". E Lo Monaco risponde: "Bravo, ne ho fatti mettere 50 in tutto il centro e non sopporto chi butta la cicca per terra". Anche questo è Pietro Lo Monaco.

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