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Bayern, Guardiola: “Eliminata una grande squadra. Lamentarsi degli arbitri non è da Juve”

Il tecnico del Bayern Monaco, Pep Guardiola ai microfoni di Premium Sport ha commentato la partita vinta contro la Juve

Redazione ITASportPress

Il tecnico del Bayern Monaco, Pep Guardiola ai microfoni di Premium Sport ha commentato la partita vinta contro la Juve. "Abbiamo iniziato davvero male il match. Troppo timorosi e lenti nella circolazione della palla. La Juventus ha fatto un grande primo tempo e probabilmente sono calati alla distanza mentre noi dopo il gol di Lewandowski ci abbiamo creduto sostenuti dai nostri tifosi. Per fortuna se ne va una grande squadra dalla Champions, se vuoi vincere in Europa devi battere grandi squadre e la Juventus è impressionante. Io mago dei cambi? Non si vince in 11, Alex Sandro era stanco e Coman fresco e veloce. Dopo il 2-0 ribaltare contro le italiane è dura, serviva pazienza. C'è solo rammarico per come abbiamo iniziato, non nel modo giusto, spero ci serva da lezione per i quarti di finale. Le polemiche arbitrali di Marotta? La Juventus è troppo grande come storia. Non si possono lamentare. Quando si perde si va a casa e si stringe la mano agli avversari. Si fanno i complimenti agli altri, il calcio è questo. Io ho fatto così quando abbiamo perso 4-0 col Real Madrid. Hanno avuto delle palle gol, con Cuadrado, con Morata. Forse il gol non era in fuorigioco ma è il calcio, succede... Se al 69' pensavo di potercela fare? Solo se facevo un gol... A Torino non pensavo potessero farne due loro, non avevano superato la metà campo. Il gol è stata una questione emozionale, conta quello. Dopo il 2-1 abbiamo gestito bene,senza prendere contropiedi. Poi i miei, nell'uno contro uno, hanno fatto la differenza. 90 minuti interi con questa intensità? Non siamo bravi solo noi, giocare contro Morata e Pogba, giocatori fisici e tecnici, non è facile. Sono grossi, alti, ci superano in altezza... Sono grandi campioni, come Buffon, Hernanes... Sono una grandissima squadra, fare quattro gol agli italiani mica è facile".